In evidenza
Sezioni
Magazine
Annunci
Quotidiani GNN
Comuni

Tappa a Mantova di Calenda: «Sosteniamo Palazzi perché ha ben lavorato»

Lista ManTua-Azione: l'ex ministro sarà in piazza Alberti il 17 settembre anche per presentare il suo ultimo libro

Nicola Corradini
1 minuto di lettura

MANTOVA. «Palazzi lo conosco e ritengo sia un buon amministratore. Per questo motivo Azione, all’interno della lista ManTua, sostiene la sua candidatura. Così deve muoversi la politica: scegliere un buon amministratore indipendentemente dal suo partito di appartenenza». L’europarlamentare Carlo Calenda sarà in piazza Leon Battista Alberti il 17 settembre alle 18 per presentare il suo ultimo libro, I Mostri, ma soprattutto per sostenere la candidatura di Palazzi e quella dei tre candidati di Azione all’interno della lista ManTua: Alberto Grandi, Barbara Guastalla e Corrado Predari.

Calenda ricorda ancora quando Palazzi, assieme a molti altri sindaci, sostenne pubblicamente il suo progetto Siamo Europei lanciato in occasione delle elezioni europee.

Lo stesso sindaco invitò l’ex ministro dello sviluppo economico (governo Renzi) a Mantova per approfondire il tema dell’industria 4.0.

«Penso che un sindaco abbia la possibilità di creare le condizioni che facilitino lo sviluppo economico attraverso gli strumenti digitali – osserva Calenda – ormai è chiaro che le persone possono lavorare da una città, anche piccola, per grosse aziende situate altrove tramite il telelavoro. Una possibilità che in questo periodo è apparsa ancora più evidente. Credo che un bravo amministratore come Palazzi abbia tutte le possibilità di facilitare questo processo. So benissimo che è nel Pd, ma a noi di Azione non interessa l’appartenenza partitica di un bravo amministratore. Palazzi ha dimostrato di esserlo in questi cinque anni ed è per questo motivo che lo sosteniamo».

L’ex ministro non è tenero nei confronti del Pd, in particolare da quando i dem hanno trovato l’accordo di governo con il Movimento 5 Stelle. Crede ancora che il Pd sia a rimorchio di M5S? «Penso che sia evidente e che lo vedano anche gli stessi elettori del Pd, che nonostante questo continuano a votarlo – dice Calenda – Zingaretti si propose di raggiungere determinati risultati, stando al governo con M5S, che però non ha raggiunto. Si giustifica questa operazione dicendo che così è stato arginato il pericolo di un governo di estrema destra. Francamente non condividiamo queste argomentazioni, la politica deve tornare al pragmatismo. Si vota chi sa ben governare uno Stato o ben amministrare gli enti locali. La politica è così in molti Stati, purtroppo non nel nostro Paese».
 

I commenti dei lettori