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Il centrodestra di Mantova comincia a scricchiolare

La sconfitta elettorale in città mette a rischio la tenuta della coalizione. Sodano: Forza Italia non cresce nell’alleanza populista. Carra (Lega) all’ex sindaco: «Gli evitammo la sfiducia, questo fanno gli alleati»

Nicola Corradini
2 minuti di lettura

MANTOVA. Scricchiolii. È forse la parola più adatta per descrivere quello che si sente provenire dalla casa del centrodestra dopo il tonfo elettorale in città. L’alleanza è a rischio rottura e a farlo capire sono gli stessi vertici delle forze politiche, salvo poi auspicare che tutto si risolva con un duro confronto a 360 gradi.

Ma le dichiarazioni che si sentono, o leggono sui post dei social, permettono di capire che lo scontro tra alleati è la risultante di un’operazione, quella della candidatura del civico salviniano Stefano Rossi, che non era piaciuta a tutti. In particolare a Forza Italia, che con la sua coordinatrice provinciale Anna Lisa Baroni che alla Gazzetta di Mantova ha spiegato come gli azzurri avessero bocciato subito la proposta («Un candidato populista non vincerà mai a Mantova») proponendosi di affiancare la corsa di Rossi con la candidatura a sindaco anche di Nicola Sodano (proposto da Forza Italia in solitaria) per poi convergere nell’eventuale ballottaggio.

[[(gele.Finegil.StandardArticle2014v1) A Mantova nel centrodestra scoppia la bufera, Baroni: volevamo candidare Sodano]]

Ora è proprio l’ex sindaco, oggi commissario cittadino di Forza Italia, che appoggia il ragionamento della parlamentare e aggiunge del suo. Facendo capire che Forza Italia, oggi ridotto in città a partito del 4,2%, potrebbe doversi rifondare fuori da un’alleanza definita ormai “populista”.

«Questo è il tema grosso del futuro della coalizione anche a livello nazionale – dice Sodano – il nostro partito ha purtroppo oggi ha un peso modesto nell’elettorato, ma c’è tanto spazio politico da occupare. Mi riferisco a quello riformista, liberale e progressista che fa riferimento al Partito popolare europeo, che in Italia è sottorappresentato. Un partito come Forza Italia, al traino di coalizioni populiste e sovraniste, è destinato a perdere consensi».

Poi ci sono le polemiche nate sull’onda del tracollo della coalizione alle comunali. «Se il centrodestra a Mantova vuole avere basi su cui ripartire, deve riconoscere che siamo stati tutti bocciati dall’elettorato – dice l'ex sindaco – bocciata la coalizione, bocciata la candidatura a sindaco, bocciato il programma e bocciati i singoli partiti. Polemizzano contro di noi, accusandoci di non aver votato Rossi. Per la verità chi non lo ha votato è stato l’elettorato leghista, che è passato dal 29% delle europee al 9% delle comunali. Il nostro 4 % è andato tutto per Rossi».

Che Fi e Lega siano ormai allo scontro covato da mesi, lo confermano le dichiarazioni del segretario della Lega per Salvini, Antonio Carra, che replica a Baroni e Sodano. «Trovo banale fare considerazioni piene del “senno di poi” quale ad esempio quella della coordinatrice Baroni sulla “candidatura populista” – dice – Mi chiedo quale sia il senso politico di tali dichiarazioni, a cosa servano e quale utilità possano avere per il centrodestra. La coordinatrice termina affermando "rifletteremo sulla nostra vocazione politica". Credo che Forza Italia, visto il blasone che vanta, a capo del quale vi è un onorevole da anni, e considerato che annovera tra le sue fila elementi di comprovata esperienza amministrativa, più che una riflessione politica dovrebbe farsi un esame di coscienza».

A Sodano, Carra replica (facendo riferimento a un post su Facebook dell’ex sindaco) che «da alleati è buona cosa essere solidali nei momenti difficili anziché indicare, in maniera semplicistica, l’inadeguatezza del candidato, del programma e del progetto. La Lega Salvini, caro Sodano, in un passato non troppo lontano, quando lei attraversò un momento di difficoltà, prese le sue difese ed evitò un voto di sfiducia nei suoi confronti. Così si comporta un alleato. In un post afferma che per il centrodestra "a Mantova dopo Sodano il diluvio", io le chiedo: sicuro che Sodano non sia stato il diluvio per il centrodestra mantovano? Dopo aver letto le loro esternazioni, diversi consiglieri comunali del Mantovano e simpatizzanti ci hanno espresso solidarietà. Che siano il preludio a prossime fuoriuscite da Fi?».

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