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Ballottaggio a Viadana, la Zaffanella sonda il patto con Minotti e Perteghella

Verso il voto decisivo. Incontro dopo l’ok dei sostenitori. Gardini (M5S) si chiama fuori

RICCARDO NEGRI
2 minuti di lettura

MANTOVA. In vista del ballottaggio per l’elezione del nuovo sindaco viadanese, Fabrizia Zaffanella – che dovrà vedersela con Nicola Cavatorta – sonda la possibilità di formare una “grosse koalition”. Ieri nel tardo pomeriggio l’esponente progressista ha incontrato Alessia Minotti e Silvio Perteghella, candidati sindaci non ammessi al secondo turno, per verificare se vi sia modo di stringere accordi e, se sì, come impostare di conseguenza la restante campagna elettorale.

Dal progetto si chiama fuori subito Lorenzo Gardini. Il Movimento 5Stelle ha preferito inoltrare a Cavatorta e Zaffanella un documento contenente una serie di obiettivi programmatici ritenuti prioritari, così da cercare di capirne gli orientamenti in proposito.

La Zaffanella ha incontrato mercoledì sera i componenti delle sue liste (ioCambio e Uniti per Viadana). «Siamo tutti d’accordo– riassume la candidata – sul non volerci fermare proprio adesso. Ci impegneremo al massimo per dare un’alternativa a Viadana. Il giudizio sull’operato dell’amministrazione uscente è fortemente negativo: sono stati cinque anni scadenti, e il territorio non potrebbe sopportarne altri». Lo schieramento progressista dovrà tuttavia recuperare 1.700 voti (a tanto infatti ammonta il “vantaggio” accumulato da Cavatorta al primo turno): l’orientamento condiviso dalle due liste è pertanto quello di aprire ai candidati sindaci rimasti esclusi dal ballottaggio, «cui proporremo un “patto per Viadana”».

La Zaffanella ha incontrato la Minotti e Perteghella già nella serata di ieri. Perteghella è andato al summit con le idee chiare: «La nostra condizione per sostenere la Zaffanella al secondo turno è l’apparentamento ufficiale e l’attribuzione in caso di vittoria di un assessorato a un nome di nostra scelta. Dovremo inoltre individuare quattro-cinque punti programmatici prioritari, punto di riferimento comune».

Secondo l’esponente della civica Viadana Democratica, si tratta di condizioni minime per ampliare la possibile maggioranza e condividere le responsabilità amministrative. «Non abbiamo preclusioni – assicura Perteghella – nemmeno verso l’apparentamento di altri possibili alleati: penso ad esempio a una delle quattro liste civiche che hanno sostenuto la Minotti al primo turno».

Secondo Perteghella, la Zaffanella può sperare di colmare il gap da Cavatorta e ribaltare l’esito del primo turno «solo promuovendo un “governo di salute pubblica” e dando pari dignità a chi lo sosterrà». Ogni decisione in merito agli apparentamenti (Cavatorta ha peraltro già escluso tale eventualità; ndr) dovrà essere formalizzata entro la settimana, per consentire per tempo la stampa delle schede.

Il M5S, da parte sua, ufficializza l’intenzione di non dare indicazioni di voto: «Le preferenze non sono delle forze politiche, ma solo dei cittadini, che liberamente sceglieranno se e come votare». Sono state tuttavia individuate alcune tematiche di interesse generale: «Per M5S, gli obiettivi per la comunità sono la cosa più importante, e le eventuali prese di posizione di Cavatorta e Zaffanella potrebbero aiutare gli elettori a orientarsi».

Se arriveranno, le risposte dei candidati sindaci saranno pubblicate sui canali social e web pentastellati. Tra i punti proposti: istituzione di una Commissione consiliare ambiente e salute; istituzione della figura del delegato di frazione, scelto dai cittadini, con funzioni di raccordo tra paesi ed ente; prosecuzione dell’attività della Commissione antimafia; riorganizzazione del personale municipale e potenziamento dell’organico; istituzione di uno Sportello bandi; erogazione di un servizio doposcuola comunale; attivazione di un piano senza precedenti per l’abbattimento delle barriere architettoniche. M5S ribadisce inoltre che, a suo modo di vedere, gli eventuali accordi tra forze politiche dovrebbero essere trasparenti, «resi evidenti da un apparentamento chiaro sulla scheda elettorale», e che i futuri assessori «dovrebbero essere persone di discontinuità e con competenze specifiche, i cui nomi dovrebbero auspicabilmente essere resi noti prima del ballottaggio».
 

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