Cavatorta non scopre le carte, la Zaffanella parte dalla Boni
Primo nome per la giunta dal centrosinistra come chiesto dai potenziali alleati. Il candidato del centrodestra smonta Fava: «Non sono interessato ai suoi giochi»
RICCARDO NEGRIVIADANA. Proseguono gli incontri e le consultazioni dei candidati sindaco Nicola Cavatorta (Lega, FdI e civiche) e Fabrizia Zaffanella (lista civica e partiti di centrosinistra), in vista del ballottaggio del 4-5 ottobre. Eventuali apparentamenti dovranno essere formalizzati entro domani. «Noi siamo disponibili a correre con la Zaffanella – ribadisce Silvio Perteghella (candidato civico, che potrebbe portare in dote un pacchetto di circa 800 voti) – e attendiamo di sapere quale sarà il perimetro della eventuale coalizione e che nomi propone la candidata per la giunta».
Da parte sua, Nicola Cavatorta – che parte dal vantaggio di circa 1.700 voti lucrato all’election-day – ha invece subito escluso apparentamenti: «Ho preso però contatti – nota - con alcuni candidati consiglieri delle liste che hanno sostenuto Alessia Minotti al primo turno, per verificare eventuali convergenze, anche perché so che ci sono loro elettori potenzialmente vicini anche al nostro schieramento».
Nessun contatto diretto è stato preso invece con la Minotti né con le liste nel loro complesso, contrariamente a quanto consigliato ad esempio da Gianni Fava (esponente Lega, critico sulla linea salviniana del partito e sostenitore della Minotti al primo turno). Cavatorta ridimensiona anzi il peso che Fava potrebbe assumere nel prosieguo della campagna elettorale: «Si tratta del parere di un cittadino, cui non sono particolarmente interessato a rispondere, anche perché le questioni nazionali non dovrebbero avere un peso nelle elezioni amministrative».
Tanto Cavatorta quanto Zaffanella lanciano intanto un appello ai circa seimila elettori (il 40 per cento degli aventi diritto) che non si sono recati alle urne al primo turno. La Zaffanella ha diffuso via social una vera e propria lettera aperta: «Il non voto – scrive la candidata progressista – ha motivazioni che meritano attenzione. Ma solo una rappresentanza fondata su un’ampia partecipazione conferisce agli eletti sicurezza, fiducia ed entusiasmo. In caso contrario, si corre il rischio di avere amministrazione autoreferenziali e prive di contatto con la realtà». E prosegue la candidata: «Il forte astensionismo è dovuto a disinteresse e sfiducia? Mi sento allora ancora più determinata a instaurare a Viadana una nuova amministrazione, che miri a essere il punto di riferimento di tutte le persone. Invito i viadanesi a leggere il mio programma e a confrontarsi con le persone che stanno lavorando con me, per un confronto più aperto e attivo con la comunità».
Capitolo nuova giunta. La Zaffanella ha individuato in Benedetta Boni, 39enne giornalista (candidata con la civica ioCambio), il possibile nuovo assessore alla cultura: «Il suo curriculum e la sua preparazione le sono valsi, alla prima esperienza in una lista, ben 90 preferenze personali. Penso possa assumere la guida di un assessorato dal grande potenziale inespresso, per un rilancio anche economico della città». «Sceglierò i miei assessori – afferma invece Cavatorta – in continuità con ciò di buono che è stato fatto, e in discontinuità dove serve migliorare. Si tenga presente che la tanto criticata giunta uscente, in caso di mia vittoria, risulterà eletta in consiglio comunale; e questo non l’ho scelto io, ma la cittadinanza al voto. Assegnerò comunque gli incarichi in base ad attitudini e competenze, valutando eventualmente anche figure esterne».
I commenti dei lettori