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Reddito di cittadinanza, a Mantova circa 2.800 assegni sono in scadenza entro gennaio

Per un mese i beneficiari non riceveranno più la prestazione. I soldi arriveranno con la ripresentazione della domanda

Sandro Mortari
1 minuto di lettura

MANTOVA. Quasi il 70% delle famiglie mantovane che percepisce il reddito di cittadinanza dovrà ripresentare la domanda tra fine settembre e fine gennaio 2021 per continuare ad avere l’assegno.

Stanno, infatti, per terminare i primi 18 mesi di applicazione della misura anti-povertà voluta dal governo giallo-verde tra Cinque Stelle e Lega per coloro che hanno incassato il sussidio nell’aprile dell’anno scorso. Per questi il termine ultimo sarà il 30 settembre, dopodiché dovranno ripresentare la documentazione e attendere un mese di sospensione prima di riavere il beneficio (sempre che abbiano mantenuto ancora i requisiti reddituali richiesti).

Sarà così, via via, per chi ha incassato l’assegno da maggio 2019, a cui scadrà il beneficio il 31 ottobre, da giugno 2019, in scadenza il 31 ottobre, fino a quelli che ricevono l’assegno dall’agosto 2019 e vedranno la misura terminare il 31 gennaio 2021. Si calcola che nel Mantovano i nuclei familiari che dovranno ripresentare la documentazione entro il primo mese del prossimo anno siano 2.809 per un totale di 7.445 persone su 3.457 famiglie che all’8 settembre scorso (dati Inps) percepivano l’assegno.

I Redditi di cittadinanza sono in continuo aumento. Il penultimo dato dell’Istituto nazionale di previdenza, risalente al 4 agosto scorso, riferiva di 3.319 Redditi di cittadinanza nel Mantovano: in poco più di un mese sono cresciuti di 138 unità. L’assegno in media ammonta a 496,31 euro, per una spesa complessiva di circa un milione 716mila euro che serve a sostenere 8.620 persone. Il reddito di cittadinanza dovrebbe essere prodromico ad un posto di lavoro che i navigator cercano per loro contattando le varie aziende della provincia, ma nel Mantovano ancora non è così.

I venti navigator, infatti, sono ritornati nei loro uffici nei cinque centri per l’impiego di Viadana, Suzzara, Mantova, Castiglione delle Stiviere e Ostiglia solo a metà settembre dopo il lockdown e un lungo periodo di formazione. Hanno ricominciato a contattare i beneficiari assegnati dalla Regione ai singoli centri per l’impiego e, a metà settembre, avevano individuato 586 percettori ritenuti idonei a firmare il patto di servizio personalizzato. Di contratti di lavoro sottoscritti, però, ancora nemmeno l’ombra: lo scout aziendale, infatti, dovrebbe iniziare ad ottobre.

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