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Giro di vite dopo la rissa di Cittadella, il primo atto: manette allo spacciatore

Arrestato clandestino a Lunetta: in casa aveva sei etti di marijuana e denaro. Scattano i controlli nel quartiere

Andrea Moglia
2 minuti di lettura

MANTOVA. Droga e violenza. Piazza di Porta Giulia ridotta ad arena per una sfida a sprangate e colpi di bastone, alla conquista del territorio di spaccio. Le urla, il sangue e poi il fuggi fuggi, un attimo prima dell’arrivo delle forze dell’ordine. Non è un episodio isolato quello a cui gli abitanti di Cittadella hanno assistito la sera di martedì 29 settembre.

Mantova, controlli delle forze dell'ordine a Cittadella

«Almeno una volta la settimana qui c’è una resa dei conti» spiega un residente scuotendo la testa. La sua preoccupazione per la brutta piega che ha preso una zona tradizionalmente tranquilla, è quella degli altri abitanti. La rissa del 29 settembre sembra però aver segnato uno spartiacque.

[[(gele.Finegil.StandardArticle2014v1) Mantova, rissa con spranghe e catene davanti al market]]

La sera dopo, mercoledì, l’area su cui si affaccia l’ingresso cinquecentesco alla città era presidiata da cinque pattuglie: due della questura, una dei carabinieri, una della guardia di finanza e una della polizia locale. Una breve vetrina in piazza, giusto il tempo di coordinarsi, poi il via ai controlli in via Verona e in tutto il quartiere. «Questi servizi proseguiranno ogni sera, con soste periodiche nel quartiere di tutte le forze di polizia» garantisce il questore Paolo Sartori.

Ma non basta. Con la strategia di prevenzione attraverso i controlli su strada e nei locali pubblici, le forze di polizia hanno avviato le indagini sulle persone che potrebbero avere interesse nella contesa delle zone di spaccio. Con un primo risultato, portato a casa dalla squadra mobile: l’arresto di J.B.A., 48enne di origine nigeriana, disoccupato, senza permesso di soggiorno e per di più con precedenti penali per spaccio di stupefacenti. A casa sua gli investigatori della questura hanno trovato sei etti di marijuana, tre bilancini di precisione e tremila euro, probabile provento dello spaccio. Per il nigeriano – stessa provenienza dei due uomini fermati dopo la rissa di martedì sera – sono scattate le manette.

[[(gele.Finegil.Image2014v1) 02CAAAPE6X14001-S_WEB]]

L’arresto è avvenuto mercoledì all’alba (il 30 settembre) in un appartamento di viale Veneto, quartiere Lunetta, da tempo tenuto d’occhio dagli agenti per il viavai sospetto segnalato dai condomini. Mercoledì alle sei gli agenti della squadra mobile hanno deciso di entrare in azione: bloccati ingressi e uscite del palazzo, si sono fatti aprire e hanno perquisito con cura l’appartamento. In uno zainetto ai piedi del letto c’era una busta di cellophane con dentro decine di involucri di marijuana preconfezionati per la vendita. Non è tutto. Su una mensola in cucina erano sistemati tre bilancini di precisione, non certo per pesare farina e riso, mentre un barattolo conteneva tremila euro in contanti. In casa gli agenti hanno trovato anche del materiale per confezionare la droga.

[[(gele.Finegil.Image2014v1) 02CAAAPE6X14001-R_WEB]]

Il questore ha dato disposizione all’ufficio immigrazione della questura di avviare con urgenza un procedimento per l’immediata espulsione dal territorio nazionale dello spacciatore, non appena concluso l’iter giudiziario. «Durante i controlli che faremo nel prossimo periodo verificheremo i titoli di soggiorno di ogni pregiudicato straniero fermato. E, nel caso, firmerò l’espulsione» precisa Sartori.

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