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Caso Dentix, primo sorriso a Mantova: stop alle rate per la cura a metà

Finanziamento da 6mila euro e lavori fatti per 2.500: la spunta l’impiegata assistita da Federconsumatori. E per gli investitori truffati con i diamanti nuova opportunità di risarcimento. Prorogato al 30 ottobre il termine per riscattare le polizze dormienti

Igor Cipollina
2 minuti di lettura

MANTOVA. Sorride di sollievo la prima paziente Dentix che, assistita da Federconsumatori Mantova, ha ottenuto la sospensione dei pagamenti per la cura interrotta. La donna, impiegata, non dovrà più versare le rate alla società finanziaria che, indicata dalla stessa Dentix, le aveva anticipato l’intera somma per l’intervento. Non è ancora un sorriso pieno, ma la piccola, grande vittoria ha addolcito la smorfia di rabbia per una vicenda che ha lasciato un sacco di gente con i ferri in bocca, ingabbiata da protesi provvisorie e costretta a pagare per operazioni ancora da concludere, quando non da cominciare.

Solo Federconsumatori ne rappresenta un centinaio, di questi pazienti sospesi. Così dopo il lockdown, quando la catena di cliniche low cost è rimasta ostinatamente chiusa, mentre adesso è appesa alla richiesta di concordato preventivo (in continuità) presentata al Tribunale di Milano. La risposta è attesa a novembre. Comunque troppo tardi per chi ha la bocca guasta e le tasche vuote.

All’impiegata assistita da Federconsumatori era stato finanziato un intervento da 6mila euro: a fronte di prestazioni erogate per 2.500 euro, le rate per i restanti 3.500 le sono state sospese. Non dovrà più nulla alla finanziaria e potrà usare i soldi per proseguire le cure dove preferisce. Logico? Sì, se non fosse che quando s’inciampa in pasticci come quello di Dentix, non c’è più nulla di logico.

Per far valere le proprie ragioni, la donna ha dovuto esibire il certificato di un dentista altro sullo stato della sua bocca. Mettendo ancora mano al portafogli. Le cartelle di Dentix? Chiuse sotto chiave nella clinica di piazza Martiri. «Basta con il pagamento anticipato dell’intero ammontare – ripete la vicepresidente di Federconsumatori, Anna Dalcore – il pagamento va fatto a step, deve essere vincolato all’avanzamento del lavoro da effettuare».

Diamanti farlocchi

Alla notizia della prima piccola, grande vittoria sul fronte Dentix, se ne accompagna un’altra ad allargare, in questo caso, il sorriso dei risparmiatori inciampati nella truffa dei diamanti d’investimento. O meglio, spinti all’acquisto dalle banche che hanno partecipato all’imbroglio con modalità di offerta «gravemente ingannevoli e omissive» (così l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni). Alcuni istituti hanno risarcito l’intero investimento, altri solo in parte, e ai risparmiatori beffati sono state restituite le pietre custodite nei caveau. Pietre povere, che valgono un quarto di quante sono state pagate e non hanno più mercato.

La buona notizia – riferita dall’avvocato Maddalena Grassi, coordinatrice dello staff legale di Federconsumatori Mantova – è legata al fallimento della Intermarket Diamond Business, una delle due società che forniva i diamanti alle banche: il curatore ha scovato in magazzino altre pietre per 40 milioni di euro (sotto sequestro), e riconosciuto l’opportunità di chiedere il risarcimento danni anche attraverso insinuazione tardiva al passivo, nella misura del 15% del valore d’acquisto. L’invito di Grassi è a farsi avanti in fretta: la prossima udienza al tribunale fallimentare di Milano è fissata per il 3 novembre.

Polizze dormienti

La terza notizia incoraggiante, ad allungare la sequenza positiva, è che, su impulso di Federconsumatori Mantova, guidata dal presidente Luigi Pace, il ministero dello Sviluppo economico ha posticipato al 30 ottobre il termine per riscattare il 50% delle somme garantite da polizze sulla vita “dormienti”, a rischio prescrizione perché non riscosse in tempo utile. I requisiti per le domande restano gli stessi: «Sono rimborsabili le polizze il cui diritto alla riscossione sia maturato successivamente alla data del 1° gennaio 2006, e lo stesso diritto si sia prescritto prima del 1° gennaio 2012» come si legge sul sito della Consap, la Concessionaria servizi assicurativi pubblici incaricata dal ministero.

L’attenzione su Dentix, diamanti e polizze è talmente alta, che Federconsumatori ha attivato una linea dedicata per raccogliere nuove richieste: 347-2304492. «Siamo operatori del sociale, immersi nelle attività del quotidiano – rivendica Pace – più volte abbiamo decifrato i problemi e anticipato le soluzioni. Oggi siamo tutti angosciati dal virus, che ci chiama a nuove sfide e opportunità. In particolare, siamo e saremo sul pezzo della sanità, che deve essere efficiente». Della serie, non chiamatela più “l’associazione delle bollette”.

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