Arci via dalla piazza Dallò di Castiglione. Il sindaco: «Offriremo una nuova sede»
Il trasloco necessario per avviare le operazioni di restauro della palazzina che ospita il circolo: è l'ex casa del fascio
Luca CremonesiCASTIGLIONE DELLE STIVIERE. Entro fine anno l'amministrazione Volpi dovrà comunicare al Demanio le intenzioni di recupero, restauro e di riorganizzazione dell'immobile dell'ex casa del Fascio di piazza Ugo Dallò. Il palazzo, oggi, è la sede storica dell'Arci Dallò, centro culturale con molte iniziative ed eventi all'attivo, oltre ad essere punto di riferimento per molti giovani; una realtà attrattiva che ha sede proprio nel centro storico del paese. «Siamo ben consapevoli dell'importanza di questa realtà - commenta il sindaco Enrico Volpi - e allo stesso tempo delle iniziative che vi si svolgono, oltre al fatto che è punto di riferimento per molte persone. Per questo motivo in tempi brevi incontreremo i vertici del Circolo per discutere con loro una proposta per una nuova sede. Al momento, prima cioè del nostro incontro, non mi sbilancio, ma posso dire che faremo una proposta di tutto rispetto al Dallò. Di certo non proporremo loro una sede scomoda o in luoghi non praticabili e non consoni alle loro esigenze».
Dialogo, dunque, alla luce di un progetto che l'amministrazione, ricorda Volpi, «ritiene importante perché c'è una scadenza da onorare come, d'altronde, una convenzione con il Demanio che, se non viene rispettata, ci farebbe perdere l'immobile. Questo accordo parla di sviluppare un centro con valenza culturale e sociale e in questa direzione ci stiamo muovendo. L'intervento che stiamo pensando è importante, costoso e invasivo quindi serve tutta una fase di dialogo e di confronto che riteniamo importante».
Prosegue così il lavoro di sistemazione della piazza che è iniziato col ripristino della fontana (rubinetti, vasca e statua), al quale è seguito il recupero della torretta delle ex carceri (lavori eseguiti da privati), non ultima la sistemazione delle facciate dei palazzi, intervento realizzato in collaborazione coi privati. Oltre all'intervento sull'ex casa del Fascio, ci sarebbe anche l'interesse per l'altra parte del palazzo, dove c'è una galleria che potrebbe diventare spazio espositivo per mostre.
I commenti dei lettori