Troppe code al mercato di Mantova, i vigili aprono le porte
L’assessore: abbiamo preferito far entrare la gente, ora cambieremo l’ordinanza. Gli ambulanti: decisione di buon senso, ma devono farci rientrare in centro storico
Sandro Mortari
MANTOVA. Il contingentamento delle presenze al mercato del Te (due persone per ogni banco più gli operatori, per un totale massimo di 500) è durato poco. Quando, poco prima delle 10, la Polizia locale posta ai varchi si è resa conto, come dice Simone Nasi, presidente degli ambulanti di Confesercenti, che «c’era più gente fuori, in fila, a creare assembramenti che dentro», hanno lasciato entrare tutti.
Troppe persone, forse inattese, hanno mandato all’aria, in alcuni frangenti, il piano di sorveglianza. Ci sono stati anche momenti di tensione ai varchi, con alcuni che protestavano per la coda a cui erano costretti. Proteste anche quando, verso le 11, la Polizia locale ha bloccato l’accesso al parcheggio di piazzale ragazzi 99 per limitare il flusso.
Non che i controlli, dopo, siano mancati: gli agenti ai varchi erano dotati di conta persone e, nei momenti di maggior affollamento, bloccavano le persone in entrata per consentire ad un pari numero di uscire, dopodiché facevano riprendere il flusso. Il risultato, però, è stato che nell’area mercatale, alle 11, c’erano 500 persone fino all’esedra, senza contare quelle che c’erano oltre e dalla parte della bocciofila. Tante le persone, in alcuni casi fino ad una ventina, ammassate ai banchi, intente a rovistare tra maglie, vestiti e capi intimi. Se l’ordinanza serviva a ridurre l’affollamento e, quindi, il rischio di contagio, non è bastata. Tanto che il Comune ha già annunciato che la modificherà.
Esulta Nasi che parla di «decisione di buon senso»: «L’assessore Rebecchi è venuto di persona a vedere che cosa stava succedendo. E quando si è reso conto che c’era più gente davanti agli ingressi che dentro ha fatto entrare tutti. Ha avuto, dunque, il buon senso di ascoltarci e di capire che il contingentamento era esagerato». Quindi, Nasi si aspetta che presto «l’ordinanza venga revocata. Il contingentamento degli ingressi è ormai superato e si è dimostrato che ci possono stare tante persone a distanza di sicurezza, così come i banchi, anche perché qui a Mantova non c’è la situazione di Milano sul fronte dei contagi».
Si è anche dimostrato, aggiunge, che «il mercato al Te è per noi ambulanti penalizzante in termini di incassi; è un servizio reso all’utenza ma ci danneggia, per cui bisogna che ci facciano ritornare in fretta in centro. Lo chiedono anche gli esercizi pubblici, che oggi hanno sofferto».
L’assessore Iacopo Rebecchi, ieri, è stato al Te in orari differenti per verificare di persona la situazione: «Appurato che il criterio molto prudenziale originalmente stabilito lasciava ampi spazi all’interno del mercato –spiega – e che alle 9.30 si stavano formando code con assembramenti fuori dal mercato, abbiamo deciso di lasciare entrare più persone sfoltendo la fila ma mantenendo all’interno comunque una situazione ordinata con distanziamenti adeguati». Dalla prossima settimana si cambia. Annuncia, infatti, l’assessore: «Tenuto conto dell’ampia capienza della zona del Te, adegueremo l’ordinanza in modo che dalla settimana prossima sia garantita un’affluenza più ordinata e siano evitati ogni tipo di assembramento fuori dal mercato».
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