In evidenza
Sezioni
Magazine
Annunci
Comuni

Bruciate le foto dei partecipanti della Resistenza

Il sindaco di Pegognaga: «Sono indignato, chiuderemo il monumento. Troppi vandalismi in paese. C‘è un problema sociale»

1 minuto di lettura

PEGOGNAGA. Oltraggiato il luogo simbolo della Resistenza. Le foto dei pegognaghesi che hanno partecipato al movimento di liberazione, sono state parzialmente bruciate, probabilmente usando un accendino. Le foto, poste in cartelloni, sono collocate all’interno della “torretta della Resistenza”, inaugurata dopo i lavori di riqualificazione il 25 aprile del 2016 per onorare la memoria di donne e uomini che parteciparono a liberare l’Italia dall’invasione tedesca sul finire della Seconda Guerra Mondiale. A segnbalare l’episodio, il rpesidente della locale sezione dell’Anpi (Associaizone nazionale partigiani d’Italia) Elia Scanavini che dopo avere scattato le foto, nel pomeriggio di ieri ha avvertito il primo cittadino.

« Sono profondamente arrabbiato -- ha spiegato il sindaco Matteo Zilocchi che nel tardo pomeriggio postato su Facebook la vicenda -. Poco fa il presidente dell’Anpi di Pegognaga Elia Scanavini mi ha girato le foto dei pannelli presenti nella Torretta monumento alla Resistenza. L’ho sentito subito telefonicamente ed entrambi abbiamo convenuto che si tratta molto probabilmente di una “ragazzata” fatta con un accendino».

Il Monumento alla Resistenza è stato concepito come un luogo sempre aperto.Il 25 aprile 2017. Il parco della Memoria in cui si trova la Torretta della Resistenza è stato intitolato al tenente colonnello Ferruccio Lorenzini, alla presenza dei suoi famigliari, di ANPI Pegognaga, dell’Associazione Combattenti e Reduci di Pegognaga e dell’Amministrazione del Comune di Motteggiana. «È evidente che ci toccherà momentaneamente chiuderlo e mettere appena possibile una telecamera anche lì» ha spiegato sempre Zilocchi.

«Ringrazio il presidente Elia Scanavini che a nome di Anpi ha proposto di ripristinare i pannelli danneggiati. Aggiungo che in questi continui atteggiamenti di vandalismo, così come in altri luoghi , parco giochi, vicolo del centro culturale, Parco Florida, Casetta dell’Acqua, ecc. si nasconde un problema sociale sul quale dobbiamo intervenire prima di tutto a livello educativo».

I commenti dei lettori