SAN GIOVANNI DEL DOSSO. Sono proseguite per tutta la mattinata di ieri le operazioni di spegnimento del grosso incendio scoppiato nell’azienda agricola di Marco Negri a San Giovanni del Dosso nella notte tra venerdì e sabato.

Le fiamme, lo ricordiamo hanno completamente distrutto due fienili e centinaia di rotoballe; non hanno risparmiato nemmeno l’hangar dov’era custodita gran parte dell’attrezzatura, compresi un trattore nuovo e un escavatore. I danni superano i 500mila euro.

I proprietari si sono accorti delle fiamme poco dopo le tre quando hanno sentito i cani abbaiare in modo strano. Si sono precipitati fuori, ma ormai era troppo tardi.

Per tutta la giornata di sabato il sindaco Angela Zibordi ha seguito le operazioni di spegnimento.

La copertura in pvc dei fienili ha sprigionato un fumo intenso e acre che ha reso necessario l’intervento dell’Arpa. I tecnici hanno già prelevato due campioni dell’aria in prossimità del rogo. E nella giornata di oggi dovrebbero essere resi noti i risultati. Sul posto oltre a numerosi automezzi dei vigili del fuoco, anche in carabinieri di San Giacomo delle Segnate e quelli della compagnia di Gonzaga. Riguardo alle cause che hanno provocato l’incendio sembra prevalere l’ipotesi dell’autocombustione anche se da parte dei vigili del fuoco non è ancora stata redatta una relazione definitiva. Il foraggio raccolto un po' troppo umido è facile che fermenti, con un innalzamento termico della sua massa che, se non dissipato adeguatamente, può arrivare a una soglia critica oltre alla quale può generarsi quella che i tecnici chiamano ignizione spontanea o più comunemente autocombustione.

L'incendio di San Giovanni del Dosso è iniziato silente. Poi in pochi istanti sono partite le fiamme e il rogo si è propagato rapido a tutti i fienili, violento, con una grande produzione di fumo e difficile da spegnere. I pompieri non hanno potuto far altro che contenere i danni ed evitare che l'incendio si propagasse. —