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Opere post sisma, dalla Regione finanziamento per il campanile del Polirone

Il progetto riconosciuto dalla Regione consta di interventi per complessivi 586mila euro, ed è suddiviso in due lotti

Oriana Caleffi
1 minuto di lettura

SAN BENEDETTO.  A breve verrà restaurato il campanile dell'abbazia benedettina polironiana con i fondi di Regione Lombardia. Il presidente Attilio Fontana, in qualità di Commissario delegato per l'emergenza sisma e ricostruzione in Lombardia, ha firmato una nuova ordinanza, la n. 613, con la quale vengono co-finanziati interventi per il ripristino dei beni culturali ecclesiastici inseriti nel Protocollo d'intesa tra la Diocesi di Mantova e il Commissario Delegato, sottoscritto il 17 novembre 2015 e aggiornato il 19 luglio 2019 in occasione della visita a Pegognaga nei luoghi colpiti dal sisma.

Il progetto riconosciuto dalla Regione consta di interventi per complessivi 586mila euro, ed è suddiviso in due lotti. L’Ordinanza pubblicata ieri sul Bollettino Ufficiale, prevede il finanziamento, mediante un contributo pari a 389.249 euro, del primo lotto di lavori necessari per il restauro conservativo del campanile. Relativo alle opere strutturali, il primo intervento mette in programma il ripristino della continuità muraria, la riparazione delle lesioni, la cerchiatura della guglia e del piano sopra la volta inferiore, il consolidamento con tiranti del pilastro angolare alla base del campanile. Il completo ripristino della torre campanaria prevede un secondo lotto relativo agli elementi in cotto e la pulitura dei paramenti in mattoni a vista, oltre ad operazioni di restauro conservativo, tutte opere mirate alla messa in sicurezza e alla manutenzione straordinaria degli elementi tecnici e tecnologici, nonché della struttura metallica della cella campanaria.

Grazie al finanziamento regionale tornerà a splendere il possente campanile, le cui origini datano alla costruzione della prima chiesa romanica, quella di Bonifacio, il padre di Matilde. Nei secoli successivi fu completato da una guglia tardo-gotica. La struttura è autentica fino alla cella campanaria che fu rinnovata in forme rinascimentali, con le caratteristiche serliane, mentre la cuspide fu in parte rifatta dopo i danni subiti nel corso della II guerra mondiale. «Sono molto soddisfatto – dichiara il sindaco Roberto Lasagna nell’apprendere la notizia –. Dopo la conclusione dei lavori sul campanile di san Floriano, appartenente alla chiesa del borgo distrutta dopo la soppressione, ora questo nuovo intervento permette il ripristino del più imponente campanile dell’abbazia, che domina tutto il centro storico. I due elementi di spicco del profilo verticale del paese torneranno a dialogare insieme, finalmente liberati dai ponteggi che li avevano ingabbiati nel dopo sisma».

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