Rapida impennata di contagi: a Dosolo cresce la paura
In cinque giorni 11 casi. Prime polmoniti «e i numeri aumenteranno ancora». Il Comune si attiva per le misure di supporto alle persone in isolamento
RICCARDO NEGRIDOSOLO. La pandemia torna a preoccupare a Dosolo: «Negli ultimi giorni – comunica l’amministrazione comunale – il numero dei cittadini contagiati è notevolmente aumentato. E, dal confronto coi medici di famiglia, emerge che nei prossimi giorni il numero delle positività con ogni probabilità salirà ulteriormente». La maggior parte dei cittadini al momento coinvolti è asintomatica, o presenta al massimo sintomi lievi. «Ma c’è un ospedalizzato – nota il sindaco Pietro Bortolotti – e si iniziano a evidenziare casi di polmonite».
Il numero delle positività certificate era rimasto fermo per oltre due mesi a quota 43 (con dodici decessi); il primo nuovo contagio, asintomatico, si era verificato a fine settembre: una persona 40enne, che nelle settimane successive si è poi negativizzata. Ma le positività hanno raggiunto nel frattempo quota 46 il 23 ottobre, e quota 57 il 28, facendo registrare un incremento pari a undici in soli cinque giorni. I casi attualmente attivi sono tredici: due giovani di meno di 20 anni, quattro cittadini della fascia d’età 21-30 anni, un 30enne, un 40enne, quattro 50enni e un 60enne. «Le persone venute a contatto coi casi positivi – sottolinea Bortolotti – non presentano sintomi rilevanti, e continuano l’isolamento domestico in attesa di tampone».
In previsione di eventuali problematiche, il Comune sta rendendo operative le misure di supporto ai cittadini in isolamento che non dispongono di una rete famigliare. Il dosolese Stefano Rami coglie l’occasione per indirizzare una riflessione via social ai concittadini: «Sono uno dei contagiati. A marzo sono stato ricoverato per 14 giorni, e ho condiviso la stanza con uno dei dodici deceduti, prima che morisse per insufficienza respiratoria. Il virus si sposta tra le persone col respiro: posso solo consigliare di ostacolare questo spostamento indossando sempre la mascherina vicino agli altri, coprendo naso e bocca. Significa aver cura dell’altro». —
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