All’outlet di Mantova si arrende anche Carpisa. E la Cgil avverte: «Altri non sopravviveranno»
Franzini (Filcams): «A fine anno scadono molti contratti d’affitto all’interno dei centri commerciali e c’è il serio rischio che molti non vengano rinnovati»
Monica VivianiMANTOVA. «Carpisa ha chiuso i battenti a fine ottobre e altri negozi rischiano la stessa sorte quando il 31 dicembre scadranno i contratti di affitto»: è l’allarme per i negozi del Mantova Outlet Village di Bagnolo San Vito così come per quelli presenti in tutti i centri commerciali lanciato dalla segretaria della Filcams Cgil Roberta Franzini.
Indipendentemente dall’ulteriore batosta che potrebbe portare l’inserimento della nostra provincia nella cosiddetta "zona rossa”, con la conseguente chiusura delle attività commerciali anche nei giorni feriali, lo stop ai centri commerciali per i fine settimana ha già fatto i suoi danni: «Siamo molto preoccupati – spiega Franzini – per i negozi che si trovano nelle gallerie dei centri commerciali e per quelli dell’outlet di Bagnolo dove i canoni di affitto sono elevati, dove già le difficoltà portate dalla crisi dovuta alla pandemia erano enormi e l'apertura nei soli giorni feriali non ne consente il sostentamento».
Il timore ora è che «anche chi ha retto fino ad oggi pur nelle difficoltà, non riesca a sopravvivere a lungo – aggiunge la sindacalista – Pensiamo soprattutto ai piccoli commercianti o ai franchising». Un esempio è quello di Carpisa che alla scadenza del contratto non ha rinnovato l’affitto al Mantova Outlet Village lasciando a casa le due dipendenti. Una preoccupazione che si aggiunge a quella per le altre attività che dal 6 novembre andranno in lockdown dopo che hanno già dovuto ridurre gli orari di apertura: «Già ora assistiamo a un boom di richieste di cassa integrazione Covid nel settore della ristorazione».
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