C’è il primo via libera all’illuminazione del raccordo ferroviario
Servirà per estendere l'orario di apertura e aumentare il traffico merci
Sandro MortariMANTOVA. La Provincia, con un decreto del suo presidente Morselli, ha dato l’ok al progetto di fattibilità tecnica ed economica di illuminazione del raccordo ferroviario che serve il porto di Valdaro. Si tratta di un’opera che avrà riflessi positivi sull’aumento del traffico merci al porto: dare più luce al raccordo garantendo più sicurezza agli operatori, consentirà di aumentare la fascia oraria di apertura del cancello di ingresso al raccordo stesso.
Il progetto è stato redatto dall’architetto Gabriele Negrini, dirigente del settore navigazione della Provincia con la collaborazione di un tecnico esterno, l’ingegnere Stefano Rodella. Mettere le torri faro e i pali di illuminazione lungo i 5 chilometri e 400 metri del raccordo ferroviario, che dalla linea Mantova-Monselice a Frassine (alla stazione c’è il fascio binari dove avviene la persa in consegna dei vagoni merci) entra nel porto, costerà 780mila euro che erogherà la Regione. L’opera è stata inserita nel piano opere pubbliche della Provincia 2021-2023 e sarà completata nel 2022. Dopo aver approvato il progetto di fattibilità tecnica, bisognerà redigere quelli definitivo e esecutivo e procedere alla gara d’appalto dei lavori.
Mentre andranno avanti i lavori per l’illuminazione del raccordo, Palazzo di Bagno proseguirà nella trattativa con Rfi di Verona per ampliare l’orario di apertura del raccordo stesso. Cosa che la stessa Rfi ha vincolato al nuovo impianto di illuminazione del raccordo. Attualmente per far entrare i treni al porto di Valdaro serve la presenza del dirigente movimento Rfi, cioè la persona abilitata per la stazione di Mantova-Frassine; e serve anche stabilire la fascia oraria in cui è possibile realizzare la trazione dei convogli fermi in stazione verso i singoli raccordi.
Ad oggi gli orari sono dalle 9 alle 12.30 e dalle 13.45 alle 17.50. Questo è un forte vincolo per la produttività del raccordo, tant’è che la Provincia ha chiesto ad Rfi Verona di anticipare l’apertura del cancello alle 6 di mattina, per richiuderlo alle 20, e di eliminare la pausa dalle 12.30 alle 13.45. Non solo. Visto che la stazione di Frassine non è telecomandata, la Provincia punta a meccanizzarla in modo che Rfi faccia partire e arrivare i treni senza la presenza del dirigente di movimento, ma semplicemente agendo sul telecomando dal centro scaligero.
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