La Lega fa quadrato attorno al sindaco di Acquanegra: «Minacce di morte nel silenzio più assoluto»
Il segretario nazionale Grimoldi interviene a difesa di Monica De Pieri: «Oggetto di una campagna minatoria inquietante dopo aver deciso di bloccare la costituzione di una fondazione per la Rsa locale, chiedendo di fare chiarezza su possibili "lasciti occulti"»
MANTOVA. «Un nostro sindaco, un sindaco della Lega, sta ricevendo minacce inquietanti, anche di morte, nel silenzio più assoluto». Il sindaco in questione è Monica De Pieri, primo cittadino di Acquanegra sul Chiese. Il virgolettato è del deputato e segretario della Lega Lombarda Salvini Premier, Paolo Grimoldi.
Cosa sta succedendo? «Dopo aver deciso di bloccare la costituzione di una Fondazione per la Rsa locale, chiedendo prima di fare chiarezza su possibili "lasciti occulti", come riportato dai quotidiani locali, da quattro settimane Monica De Pieri si ritrova oggetto di una campagna minatoria inquietante - interviene Grimoldi - Da questa decisione amministrativa, presa a fine ottobre, è iniziata l’escalation di intimidazioni e minacce. Volantini dove viene imbavagliata, telefonate a numeri fissi di suoi stretti collaboratori con la musica della canzoncina di Profondo Rosso diffusa nella cornetta, addirittura la testa mozzata di un capretto fatta ritrovare in un giardino comunale».
Insomma «un brutto clima, di odio e intimidazione verso un amministratore che sta lavorando per il bene dei suoi cittadini e lo sta facendo nella massima trasparenza, nelle sedi democratiche della giunta e del consiglio comunale. Il sindaco De Pieri ovviamente ha presentato denunce contro ignoti ai carabinieri a riguardo, ma avvertiamo un fastidioso silenzio intorno a questa vicenda grave e pericolosa - denuncia il segretario nazionale della Lega Lombarda - Un sindaco minacciato significa una comunità intera minacciata. La Lega sta con Monica De Pieri, vorremmo che tutte le forze politiche di ogni colore facessero altrettanto».
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