MANTOVA. Medici, infermieri e operatori dell’ospedale Carlo Poma. È stato l’esempio di abnegazione che hanno dato durante la prima e la seconda ondata del Covid ad aver messo d’accordo tutti, maggioranza e opposizione, sull’opportunità di attribuire a loro la benemerenza civica comunale 2020 dell’Edicola di Virgilio d’oro.
Il personale sanitario del Poma è stato candidato dalla maggior parte dei capigruppo del consiglio comunale: Campisi (Pd), Gorgati (Lega), Rossi (Mantova ideale), Baschieri (Forza Italia), Costani (Saf), de Marchi (Fratelli d’Italia) e Ruocco (lista Palazzi 2020). Era stato il sindaco Palazzi, nell’aprile scorso, quando la pandemia dava i primi segni di cedimento di fronte alla resistenza dei sanitari fatta di ore e ore di lavoro e di tenacia, il primo a voler dedicare la benemerenza a tutti coloro che lavoravano nell’ospedale di Mantova.
Il capogruppo di FdI, de Marchi, ha proposto di dedicare il riconoscimento alla memoria dell’imprenditore Romano Freddi, mentre Giampietro Deriu ha candidato il figlio Luca. La dirigente della Provincia, Gloria Vanz ha proposto lo scrittore Frediano Sessi, mentre il segretario cittadino del Pd, Giovanni Pasetti, lo storico gestore di sale cinematografiche, Paolo Protti. In lizza anche don Giancarlo Manzoli, rettore della basilica palatina di Santa Barbara: a proporlo sono stati Claudio Bondioli Bettinelli, presidente dell’associazione Mantova Carolingia, Italo Scaietta, presidente degli amici di Palazzo Te e dei musei e l’architetto Roberto Soggia. Spetterà ora al sindaco scegliere tra la rosa che gli verrà sottoposta dall’ufficio di presidenza del consiglio, composto dal presidente Allegretti e dai vice Anceschi e Madella.