Ponte di Torre d’Oglio: «Servono segnaletica e telecamere»
I consiglieri hanno predisposto una mozione sul tema, per impegnare il presidente Beniamino Morselli ad attivarsi in tal senso. Come noto, nelle settimane scorse in ben due occasioni camion di peso ben eccedente il limite di portata (35 quintali) si sono avventurati sul ponte, finendo per restarvi incastrati.
Riccardo Negri
VIADANA. «Non solo dispositivi per restringere la carreggiata, ma anche segnaletica e telecamere»: sono le proposte per il ponte di Torre d’Oglio dei consiglieri provinciali Alessandro Sarasini e Matteo Guardini.
Un altro Tir cerca di passare sul ponte in chiatte di San Matteo
I consiglieri hanno predisposto una mozione sul tema, per impegnare il presidente Beniamino Morselli ad attivarsi in tal senso. Come noto, nelle settimane scorse in ben due occasioni camion di peso ben eccedente il limite di portata (35 quintali) si sono avventurati sul ponte, finendo per restarvi incastrati. E, stando alle testimonianze dei residenti, il rischio che scene del genere si ripetano ancora è più che concreto: un po’ perché i navigatori satellitari indirizzano gli autotrasportatori sulla provinciale 57, un po’ perché circolano pure camionisti poco rispettosi di segnaletiche e infrastrutture.
«Al di là dei disagi arrecati al traffico – notano Sarasini e Guardini – il problema è che il ponte di Torre d’Oglio è particolarmente delicato. Negli ultimi anni sono stati eseguiti importanti lavori di manutenzione, e ne sono già programmati altri per 800mila euro». Le chiatte in calcestruzzo su cui poggia il ponte sono a costante rischio rottura: «Uno dei motivi per il quale era rimasto a lungo chiuso al traffico, è che le chiatte sulla sponda marcariese appoggiavano sul fondale, e il passaggio dei mezzi pesanti provocava lo schiacciamento dei natanti. E non è dato sapere se i camion recuperati nei giorni scorsi hanno causato danni a infrastruttura e imbarcazioni».
Il presidente Morselli ha fatto sapere che la Provincia sta studiando l’installazione di dispositivi (portali) per ridurre la larghezza di transito, «peraltro – notano i consiglieri - già ridotta dalla struttura in calcestruzzo all’imboccatura del ponte». Sarasini e Guardini valutano positivamente l’impegno dell’ente, ma suggeriscono un intervento più complessivo.
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