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Provincia di Mantova: un anno e mezzo per completare il porto

Assegnato l’appalto da 2,5 milioni per i binari, le banchine verticali e i piazzali. Infrastrutture fino sul lato di Formigosa dove è previsto l’ampliamento dello scalo

Sandro Mortari
2 minuti di lettura



MANTOVA. Un anno per progettarli e un altro anno, dall’inizio del prossimo, per realizzarli. E porre un altro tassello nel complicato mosaico del porto di Valdaro da trasformare in un’opportunità di sviluppo per l’economia mantovana.

La Provincia ha assegnato i lavori per le opere di completamento dello scalo fluviale per più di 2 milioni e mezzo di euro. Si tratta dell’appalto per il completamento dei binari ferroviari, dei tre piazzali lato Mantova e delle banchine verticali che dovranno portare ad un potenziamento del porto, allargandolo alla sponda di Formigosa.

Tutti interventi previsti all’interno del recinto portuale demaniale e che preparano il terreno a futuri investimenti nel caso si sbloccasse la vicina area privata di fronte a Formigosa, per la quale esiste un piano attuativo al vaglio del Comune di Mantova. L’idea è quella di realizzare al porto un terminal (dotato di binari ferroviari) per i container che arriveranno dalla piattaforma off-shore che verrà realizzata al largo di Venezia per smistare le merci dalle navi oceaniche a quelle cosiddette feeder, cioè di piccole e medie dimensioni (sono i «padroncini del mare»), e viceversa. Sogni? Ci sono studi che vanno in questa direzione (come il Napa sullo sviluppo delle connessioni intermodali dei porti dell’Alto Adriatico) e Mantova si porta a vanti.

L’appalto da 2.599.272 euro (di cui 1.971.187 euro di lavori), fondi statali gestiti dalla Regione nell’ambito del programma relativo alla navigazione interna e trasferiti alla Provincia, è stato assegnato all’impresa Maiorana costruzioni srl di Milazzo (Messina), che ha avuto la meglio in un lotto di 38 concorrenti. La chiave di volta è stato lo sconto che l’azienda ha praticato, il 23,73%, che ha consentito alla Provincia di risparmiare più di 460mila euro aggiudicando i lavori per 1.503.425 euro. C’erano anche sconti più consistenti, ma sono stati giudicati «anomali» e, quindi, depennati (l’impresa seconda classificata è stata la Duci srl di Bergamo che aveva offerto uno sconto del 23,51%).

I lavori saranno consegnati il prossimo 4 gennaio e la Maiorana avrà a disposizione giusto un anno per completarli; il collaudo delle opere dovrà avvenire entro il luglio 2022.

L’intervento più importante riguarda il binario ferroviario, lungo 650 metri, che dall’attuale raccordo ferroviario sarà portato sul lato Formigosa del portato (adesso serve solo la darsena dalla parte di Mantova). Partirà dal cavalcaferrovia dell’Ostigliese per arrivare al lato Formigosa scorrendo in fregio alla darsena. Servirà per l’arrivo e la partenza dei convogli merci e la loro presa in carico e consegna: in prospettiva potrebbero salire a tre Una volta realizzati questi binari, al porto potranno arrivare i treni merci di rango comunitario, lunghi cioè 650 metri (attualmente alla banchina arrivano quelli fino a 550 metri di lunghezza).

Le banchine verticali, muri in cemento che si alzeranno dal fondo della darsena e consentiranno l’approdo delle navi e il trasbordo dei container con le merci, verranno realizzate solo per il tratto che completa il lato Formigosa. L’ultimo intervento riguarderà i tre piazzali da consolidare (lato Mantova), mentre verranno estesi i sotto servizi verso Formigosa.

I lavori di completamento del porto di Valdaro prevedono interventi con tecniche particolari. Come quella (il dumping) che si utilizzerà per consolidare i tre piazzali sul lato Mantova. Spiega Gabriele Negrini, responsabile del sistema portuale di Mantova: «Verranno effettuate delle iniezioni di ghiaia a secco spinta nel terreno. In pratica, dei pali in ghiaia. Questo consentirà di consolidare il terreno che adesso non sarebbe in grado di sostenere il peso di un container».

Un altro intervento importante consentirà di portare i sottoservizi dal lato Mantova a quello Formigosa: «Con uno spingitubo - dice Negrini - faremo passare i cavi sotto la ferrovia e lo scatolare che scarica l’acqua piovana nella darsena». Il lato sud verso Formigosa resterà senza banchine verticali: lì è previsto, in futuro, un bacino di carenaggio.
 

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