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Mantova, stupro di gruppo dopo la discoteca: condanne per un totale di 25 anni ai quattro violentatori

Tre di loro sono stati condannati a sei anni e quattro mesi di reclusione, l’autista dell’auto a quatto anni e due mesi. Violentarono e abbandonarono in strada una 21enne

Giancarlo Oliani
1 minuto di lettura

MANTOVA. Stupro di gruppo dopo la discoteca: pesanti le condanne inflitte ieri mattina dal giudice Beatrice Bergamasco ai quattro giovani che il 23 giugno dello scorso anno avrebbero violentato una ragazza all’uscita dal Mascara.

Sei anni e quattro mesi per Nicola Benigno, 21 anni, Alex Benigno, 20 anni e Salvatore Gaetano di 21 anni; quattro anni, due mesi e venti giorni invece per Raffaele Iembo, 24 anni, che era alla guida dell’auto. Tutti originari di Cutro: i primi tre sono domiciliati a Reggio Emilia, il quarto a Gussola in provincia di Cremona.

Un quinto imputato, all’epoca dei fatti minorenne, sarà giudicato il prossimo 3 marzo anno dal tribunale dei minori di Brescia. Il giudice ha anche accolto la richiesta di risarcimento presentata dal padre della ragazza, costituitasi parte civile, e ha disposto una provvisionale, immediatamente esecutiva, di 40mila euro. Pubblico ministero il sostituto procuratore Lucia Lombardo che, nella scorsa udienza aveva chiesto pene leggermente inferiori rispetto a quelle inflitte dal giudice. I quattro, lo ricordiamo, sono accusati a vario titolo di violenza sessuale di gruppo, lesioni, violenza privata e furto.

Tutto accade nella notte tra il 22 ed il 23 giugno, una notte da incubo per la ragazza. La giovane, 21enne veronese, esce con un amico conosciuto su Instagram. Insieme entrano in un bar di Nogara, bevono qualcosa e poi raggiungono la discoteca Mascara.

È a quel punto che la ragazza incontra un altro giovane che, una settimana prima, aveva conosciuto in un altro locale, il Chiringuito, e con lui si mette a ballare, mentre l’amico con il quale era arrivata, intuendo che è di troppo, se ne va. I due, mentre ballano, vengono raggiunti in pista da altri quattro giovani: sono gli amici di lui. Fin dall’inizio sembrano seguire un piano ben preciso. L’amico conosciuto al Chiringuito dopo un po’ la invita a uscire. Lei accetta e insieme raggiungono il cancello d’uscita del parcheggio. È il momento in cui la Ford Fiesta con a bordo gli altri giovani li affianca. Un breve parlottare e quindi ripartono facendo finta di andarsene. Ma non è così. Quando la ragazza e il ragazzo stanno per raggiungere il boschetto in fondo al parcheggio la Fiesta, in velocissima retromarcia, li raggiunge. Secondo il racconto della ragazza, tutti a quel punto scendono e la violenza di gruppo si concretizza.


 

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