A Mantova Vax day per cinquanta, De Donno: «Ripartiamo»
Stradoni: «Inizia la liberazione da questo flagello, i nostri operatori hanno fiducia». Dal 29 al 4 gennaio arriveranno le dosi anche per le Rsa. Poi da marzo per tutti
Matteo SbarbadaMANTOVA. «Inizia oggi per la nostra provincia una grande operazione di liberazione da questo flagello». Primi cinquanta vaccinati oggi pomeriggio (27 dicembre) al Poma in occasione del Vaccine day, momento simbolico che ha dato il via alla campagna vaccinale anti-Covid.
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«Le persone arrivano, fanno quello che devono fare dal punto di vista burocratico e si vaccinano in maniera fluida e scorrevole – il commento del direttore generale del Poma, Raffaello Stradoni – Questa è la migliore testimonianza della fiducia che hanno tutti i nostri operatori verso il vaccino. Oggi sono arrivate cinquanta dosi, il numero standard che Regione Lombardia ci ha assegnato. Avevo chiesto la possibilità di avere qualche dose in più, ma non è stato possibile. Dal 29 dicembre al 4 gennaio arriveranno le dosi successive, in numero più massiccio. Questo ci consentirà di completare la campagna vaccinale per tutti i nostri dipendenti e per lavoratori e ospiti delle Rsa».
Mantova, vax day all'ospedale. De Donno: «Ripartiamo»
A marzo dovrebbero scattare le vaccinazioni per tutti, partendo dalla fascia di popolazione dall'età più elevata. Le dosi sono arrivate poco dopo mezzogiorno dall'ospedale Niguarda di Milano, con le vaccinazioni scattate prima delle 15. «L''indicazione generale per la giornata odierna – ha aggiunto Salvatore Mannino, direttore generale Ats Val Padana – è stata lasciare spazio a chi lavora in corsia, con i rappresentanti delle direzioni strategiche che si vaccineranno ad inizio gennaio. Fino ad oggi abbiamo combattuto una guerra in trincea, ma ora è arrivata la cavalleria e non ci difenderemo solamente. Sarà una campagna lunga, fino a metà 2022. Non abbassiamo la guardia, sarà necessario un atto di responsabilità collettiva».
Tra i primi vaccinati, il primario di Pneumologia, Giuseppe De Donno. «La giornata odierna ha un significato molto importante – ha spiegato –, rappresenta l'emblema della ripartenza del Paese. Noi operatori abbiamo cercato di dare un esempio, visto che l'obiettivo è quello di toccare un 90% di vaccinati che metterebbe al riparo il Paese. In questi mesi il Poma ha lavorato in sintonia come un corpo unico: un esercito unito con un capo seguito da guerrieri».
Vax Day, a Mantova sono arrivati i primi vaccini anti-Covid
Vaccino fatto anche da Guerrino Nicchio, presidente del gruppo Mantova Salus. «Contano i fatti, più che le parole – il suo commento –. Abbiamo letto statistiche e notizie, ma chi ha vissuto come il sottoscritto nelle Rsa o in ospedale situazioni drammatiche non ha bisogno di farsi convincere. E oggi non si poteva fare a meno di farsi vaccinare. L'iniezione? Quasi non me ne sono accorto. Nessuna reazione particolare e sono convinto sarà così per tutti».
Mantova, vaccinati i primi 50 operatori sanitari
«Mi sento bene naturalmente – le prime parole del presidente dell'Ordine dei farmacisti, Giuseppe Fornasa –. Tutto è organizzato al meglio, sono bastati pochi minuti. L'attesa è modesta, l'iniezione neanche si sente. L'unica speranza è nel vaccino, spero che in tanti risponderanno». Presente anche il sindaco Mattia Palazzi. «Questa è l'unica via per uscire da una tragedia – ha commentato –. Il Comune lancerà una campagna per invitare a vaccinarsi. Mettiamo da parte le fake news, ora serve il senso di responsabilità dell'intera comunità».
LA DIRETTA DELLA GIORNATA
Il primo mantovano a vaccinarsi contro il Covid è stato il dottor Piero Parenti, medico di medicina generale di Canneto sull’Oglio e per 24 anni segretario della sezione di Mantova della Fimmg, la federazione dei medici di famiglia.
Subito dopo primari, dirigenti Asst e Ats, presidenti degli ordini professionali e l’infermiere Ellery Margonari, 41 anni di Levata, in forza alla Rianimazione del Poma.
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