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Distretto calza mantovano area di crisi? Lo studio lo farà l’Università

L’ateneo di Brescia raccoglierà i dati per aggiornare il dossier del 2019. Fiasconaro: «La procedura avviata per sostenere il rilancio del comparto»

Luca Cremonesi
1 minuto di lettura

CASTEL GOFFREDO. Proseguono i lavori del tavolo fra forze politiche e addetti ai lavori del Distretto della Calza di Castel Goffredo. Ai primi di novembre, su sollecitazione del consigliere regionale M5S Andrea Fiasconaro, si era arrivati ad attivare un tavolo in Regione che ha il compito di analizzare la situazione del Distretto della Calza per capire se ci sono i termini per avviare la pratica per dichiarare l’area di crisi. «La definizione non deve spaventare. Questo è un passaggio utile ad avviare pratiche concrete di sostegno e di aiuto sul territorio» ricorda Fiasconaro, come aveva già fatto in novembre. «La riunione della scorsa settimana è servita per darsi un piano di lavoro e per avviare la procedura che vedrà coinvolta l'Università di Brescia nella raccolta dei dati». L'area di crisi riguarderebbe il Distretto e i comuni del mantovano e del bresciano; tuttavia è una questione che vede coinvolto un settore particolare e cioè quella della calzetteria. Tutti i comuni ma, soprattutto, non tutti i settori produttivi sono dunque coinvolti.

Come ricorda Alessandro Gallesi di A.Di.Ci, che con i vertici del Centro Servizio Impresa di Castel Goffredo ha partecipato alla seconda riunione del tavolo, «si tratta di una proceduta lunga, che si complica nei tempi per via dell'emergenza sanitaria che stiamo vivendo, ma che consentirebbe di avere fondi per finanziare specifici progetti relativi alle necessità che verranno identificate». Ecco che la ricerca del'Università di Brescia diventa propedeutica e necessaria per tutta questa attività di sostegno e di rilancio del Distretto.

«Non arriveranno soldi a pioggia e men che meno saranno distribuiti senza progettualità - ricordano sia Gallesi che Fiasconaro - ma si tratta di un'azione di sostegno e di rigenerazione del comparto». Fiasconaro infatti, ricorda anche che «si parla, tecnicamente, di area di crisi, ma quello che di fatto avviene è il sostegno economico per il rilancio del settore industriale coinvolto. Un percorso lungo ma che è necessario avviare e sul quale ci stiamo impegnando molto». Al tavolo hanno partecipato l'assessore regionale Mattinzoli e i rappresentanti del Mise; anche alla seconda seduta c'erano rappresentanti di queste due istituzioni. «Ora l'appuntamento è per la prima settimana dopo la ripresa post festività - ricordano in chiusura sia Gallesi e Fiasconaro - per una terza riunione, questa volta tecnica, per identificare i dati che vanno raccolti. Quelli dell'indagine del 2019 sono da aggiornare ed è una fase fondamentale perché questa pratica può partire alla luce di dati aggiornati». Allo stesso tempo, poi, serve sostegno da parte della istituzioni, anche quelle locali, come era stato già ricordato nel corso della riunione plenaria che si svolse nel comune di Castel Goffredo ad inizio 2019.

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