CASTEL GOFFREDO. Si erano conosciuti un anno fa durante una festa organizzata da amici comuni nel Bresciano. Hanno simpatizzato da subito e, in breve tempo, tra loro è nata una relazione sentimentale. Lui quarantenne, sposato, lei ventenne mantovana in cerca di lavoro. Sposato sì, ma in fase di separazione, le aveva detto per continuare a frequentarla. Ma dopo mesi di incontri a situazione non si è sbloccata.
Lui ha continuato a dirle di portare pazienza e che si sarebbe liberato dalla moglie. Ma la ragazza la pazienza l’ha persa e di lui non ne ha voluto più sapere. Questo ha provocato una reazione violenta da parte dell’uomo. Il grande amore si è trasformato in maltrattamenti con botte, insulti e minacce. Non solo. Ha iniziato a telefonarle centinaia di volte al giorno portandola all’esasperazione, togliendole la libertà di movimento e provocando in lei uno stato di depressione con ripercussioni anche a livello fisico. Da qui la decisione di rivolgersi ai carabinieri di Castel Goffredo che hanno immediatamente capito la gravità del fatto. Dopo una serie di scrupolosi accertamenti i militari hanno inviato alla procura una dettagliata segnalazione. Il 30 dicembre hanno avuto dal magistrato il via libera per l’arresto. Di prima mattina si sono presentati a Orzinuovi, in provincia di Brescia, a casa del presunto stalker e lo hanno arrestato. Era presente anche la moglie alla quale avrebbe raccontato di essere lui il perseguitato. Ora il quarantenne è rinchiuso nel carcere Canton Mombello di Brescia, in attesa delle decisioni del magistrato.
L’indagine è comunque ancora in corso perché la vicenda presenta alcune circostanze da chiarire. —
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