Disperso in Appennino, cercato anche dal fratello e dai figli: drammatica attesa in famiglia
L’ultimo contatto il 28 dicembre alle 15.40. Per anni ha fatto il volontario alla Croce Verde in città. Lo strumento di rintraccio che indossava ha una portata di soli settanta metri
Giancarlo Oliani
MANTOVA. Anche ieri, 3 gennaio 2021, il maltempo ha impedito al Soccorso alpino, ai vigili del fuoco e ai volontari della Protezione civile, di riprendere le ricerche di Andrea Diobelli, il manager 52enne originario di Mantova, disperso sulle pendici del monte Caio, nell’Appennino parmense. «Le condizioni meteo sono estremamente proibitive » commenta Luigi Barbarese responsabile del Soccorso Alpino dell’Emilia Romagna che, fin dal primo giorno ha partecipato alle ricerche del manager. Ai soccorritori si sono uniti anche il fratello Paolo e i figli, insieme a tanti amici e conoscenti.
Diobelli è partito per il monte Caio attorno alle tredici di lunedì 28 dicembre 2020, come sempre perfettamente attrezzato. Una cella telefonica ha catturato l’ultimo contatto alle 15.40 di lunedì.
Quella mattina, a cominciare dalle 11.30 è scesa un po’ di neve ma si è anche alzato un vento fortissimo creando dei cumuli che hanno coperto le tracce degli sci. «Ci è stato riferito che l’alpinista aveva indosso l’Arva, lo strumento elettronico nel caso che qualcuno finisca sotto una valanga. Ma lo strumento - chiarisce il responsabile del soccorso alpino - trasmette ad una distanza limitata, a circa sessanta, settanta metri, che può udire se qualcuno si trova a quella distanza. Ma lui era solo. Difficile stabilire cosa può essere accaduto. Possiamo supporre un malore o una caduta». . Le ricerche sono scattate solo martedì mattina, dopo che la compagna ha allertato il 118.
È in quel momento che la macchina dei soccorsi si è messa in moto mettendo in campo una cinquantina tra carabinieri, volontari, vigili del fuoco e protezione civile.
Si sono alzati in volo anche due elicotteri che però sono stati costretti a rientrare quasi subito per il fortissimo vento. Nella giornata di mercoledì 30 dicembre 2020 le condizioni meteo erano ancor più proibitive e le ricerche si sono ulteriormente complicate. Giovedì, invece, due elicotteri hanno potuto alzarsi in volo più volte, purtroppo con esito negativo. Venerdì è tornato il maltempo ma le ricerche sono continuate, mentre sono state sospese sabato per il concreto pericolo di valanghe. «Non appena le condizioni lo permetteranno - conferma Luigi Barbarese - le riprenderemo».
Per tutta la settimana il fratello Paolo ha partecipato alle ricerche con i figli di lui. Andrea Diobelli è molto conosciuto in città perché per molti anni ha prestato servizio alla Croce Verde di Mantova.
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