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Mantova, in vendita casa Linardi dove hanno vissuto cardinali e cospiratori

Lo storico edificio restaurato dalla proprietà in vent’anni. Le 12 stanze trasformate in una struttura ricettiva di lusso

Sandro Mortari
2 minuti di lettura

MANTOVA. È in vendita la casa museo della famiglia Linardi all’interno dello storico Palazzo Valenti Gonzaga di via Frattini. Un pezzo di storia che si appresta a passare di mano ad una valutazione di 3 milioni e mezzo di euro per una delle dimore che hanno fatto la storia di Mantova e che dal 2002, grazie al restauro dell’immobile portato avanti - nel pieno rispetto delle piante e dei disegni dell’epoca a cui risale l’immobile - dal compianto Rocco Linardi, professore universitario ed ex consigliere comunale scomparso nel gennaio del 2018, era stata trasformata in un bed & breakfast di lusso.



Ad occuparsi della vendita della porzione di palazzo (600 metri quadrati con dodici stanze, sette bagni e ascensore) è l’agenzia milanese Glorious Crew di Milano specializzata nella compravendita di immobili di lusso.

Se si è amanti della storia e si vuole abitare dove sono passati cardinali, pittori insigni, politici e persino cospiratori, soprattutto se si hanno notevoli disponibilità economiche, quella parte di Palazzo Valenti Gonzaga, dal nome della nobile famiglia che lo edificò intorno alla metà del 1500, è lì a disposizione.

L’immobile è inserito nell’elenco delle antiche dimore storiche italiane e attualmente, come detto, è una struttura ricettiva che propone suites di lusso. Può mantenere la sua attuale destinazione d’uso oppure, dice l’agenzia, «può essere trasformato in una residenza privata di elevata rappresentanza, oppure anche in ufficio». La certezza è che si acquisterebbe una casa museo con i decori fatti tra il 1663 e il 1667 dal pittore fiammingo Frans Geffels e dalla scultore Giovan Battista Barberini, facendone un gioiello del barocco non solo mantovano: nel 1980 l’attuale proprietà ha iniziato il restauro dell’edificio concluso 22 anni dopo.

Da quel momento quella casa museo è diventata una delle attrazioni storico-artistiche di Mantova, al pari dei più celebri e celebrati palazzi Ducale e Te.

Nella porzione di palazzo in vendita ci sono il camarone del figliol prodigo (la sala di rappresentanza del palazzo con gli affreschi del Geffels e le sculture del Barberini), la cappella del cardinale Silvio Valenti Gonzaga, nato nel palazzo nel 1690, gran collezionista d’arte, segretario di Stato Vaticano dal 1740 al 1756 e quasi Papa, la sala degli stemmi e la taverna storica dove i carbonari si riunivano per preparare la rivolta contro gli austriaci nell’età risorgimentale, compreso il giardino degli arcadi, una bella macchia verde posta al pianterreno con un’edicola dedicata a Virgilio e all’imperatrice Maria Teresa d’Austria. Tutti luoghi storici trasformati in suites, dove si respira un passato glorioso. Prima di arrivare alla parte diventata struttura ricettiva c’è la Galleria, il cuore della casa museo. Lì sono in esposizione permanente libri antichi e rari e la produzione del pittore e scultore mantovano Alfonso Monfardini (1887-1965). —


 

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