Un tappeto nero apparecchiato per la ristorazione, lunedì 4 la protesta
Manifestazione pacifica davanti alla prefettura voluta dalla nascente associazione. Mantovani bloccati dalla zona arancione: sostegno a distanza
Matteo Sbarbada
MANTOVA. Manifestazione pacifica di protesta oggi alle 15.30 davanti alla prefettura di Cremona dal titolo “Black carpet della ristorazione”. Ad organizzarla il Comitato spontaneo ristoratori di Cremona e Mantova. Verrà steso un tappeto nero sul quale saranno adagiati le stoviglie dei ristoranti aderenti. Una manifestazione nata per tenere viva l’attenzione delle istituzioni sulla situazione drammatica del settore, che nel periodo più importante dell’anno, segnato solitamente dalla maggiore affluenza di clientela, ha visto aperture limitate a pochi giorni, peraltro non coincidenti con le festività natalizie. «Appoggiamo i colleghi cremonesi - spiega la ristoratrice Annarita Nardini - ma non parteciperemo fisicamente alla manifestazione nel rispetto delle limitazioni agli spostamenti fissati per la zona arancione. Sosteniamo in pieno, anche se virtualmente, le ragioni della protesta. A breve, il comitato evolverà in Arpe, associazione ristoratori pubblici esercizi».
Tra i temi al centro della protesta, quello dei ristori. «Il governo - spiega la portavoce del comitato che unisce i ristoratori delle due province, la cremonese Lina Grazioli - ha l’abitudine di riempirsi la bocca di parole come ristoro, aiuto, sostegno, ma la realtà è che per ora sono solo proclami vuoti a cui non sono seguiti i fatti. Niente è arrivato nelle tasche di nessuno di noi. Siamo allo stremo, reduci da un anno disastroso con oltre 100 giorni di chiusura e che per la maggior parte del tempo restante ha visto restrizioni di posti e di orari. Il settore è in ginocchio, molti di noi non avranno la forza di rialzarsi. E in tutto questo ancora oggi non sappiamo se, come e quando, potremo riaprire. Siamo esasperati, non ne possiamo più: le persone si ammassano per gli acquisti e i regali natalizi e gli unici a pagare siamo sempre e solo noi ristoratori».
Il comitato promette ulteriori manifestazioni nei prossimi giorni. «La nascente associazione, che verrà presentata nei prossimi giorni - conclude Grazioli - incanalerà nei binari delle proteste pacifiche la rabbia e la frustrazione del nostro settore. In più porterà avanti istanze e ragioni che non sentiamo adeguatamente tutelate dalle tradizionali associazioni di categoria».
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