Epifania di speranza con il vescovo: «Non dobbiamo ascoltare le paure»
L’abbraccio della comunità di Medole nella chiesa gremita, nel rispetto delle norme anti-contagio. Poi la visita ai monumenti del paese
L. C.
MEDOLE. Il vescovo Marco Busca ha celebrato la messa dell’Epifania nella chiesa parrocchiale che, per l’occasione, era piena in tutti i posti disponibili. Tutte le norme sanitarie in vigore sono state rispettate e i volontari hanno controllato e contato tutte le persone che sono entrate in chiesa.
Un grande abbraccio per il vescovo che è stato accolto anche dal gruppo dei ragazzi e delle ragazze che riceveranno la cresima nel corso del 2021. «I Re Magi sono simbolo del coraggio della fede che si ritrova ai piedi di un bambino indifeso» ha ricordato all’inizio della messa.
Una celebrazione caratterizzata dal coro e dalle parole intense del vescovo pronunciate nell’omelia; un discorso all’apparenza pensato per i giovani ma che, in realtà, è un monito per tutti i presenti. «Non dobbiamo mai ascoltare le paure, ma dobbiamo seguire la stella dei nostri desideri. Dobbiamo agire e scegliere, solo così dimostriamo la nostra forza. Chi attende, chi manda avanti gli altri e si lascia dominare dalla paura, non vivrà mai una vera vita. La pigrizia è nemica della fede. Se nella nostra vita non decidiamo mai niente, non abbiamo alcuna libertà». Rivolgendosi poi ai ragazzi ricorda loro «che questo periodo difficile deve servirci a capire che serve allenamento e fatica nella vita. Ecco perché dobbiamo ricordarci che dobbiamo fare ciò che ha senso e che è importante; non dobbiamo stare alla finestra e attendere ma dobbiamo esercitarci nella fatica».
Al termine della messa l’abbraccio simbolico dell’intera comunità medolese: prima con alcune parole, in forma privata, con i cresimandi; poi, all’uscita dalla chiesa, con la visita al presepio e alcune fotografie con le associazioni di volontariato del paese. Infine, i saluti dell’amministrazione. Il sindaco Mauro Morandi ha accompagnato il vescovo nella visita a palazzo Ceni, nuovo municipio, mentre Giovanni Magnani, presidente della Pro Loco, ha fatto da guida fra le sale della raccolta museale Civica Raccolta d’Arte. «Insieme abbiamo un lungo lavoro da compiere, sfide difficili da affrontare. Molte sono le emergenze che sorgono, ma ancora di più saranno le nostre speranze di riuscire a contenerle» ha ricordato il sindaco Morandi.
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