A Castiglione in tanti senza casa, un bando per riempire quelle sfitte
Sempre più famiglie sono in difficoltà economica. In arrivo fondi regionali per ricollocare alloggi privati
Luca Cremonesi
CASTIGLIONE DELLE STIVIERE. Il piano di zona dell’Ambito di Guidizzolo (Castiglione delle Stiviere, Cavriana, Goito, Guidizzolo, Medole, Monzambano, Ponti sul Mincio, Solferino, Volta Mantovana), con capofila il Comune di Castiglione delle Stiviere, ha una popolazione di 65.213 abitanti complessivi.
«In continuità con quanto riscontrato nel piano annuale 2020, il territorio dell’ambito manifesta diverse tipologie di bisogno soprattutto legate alla disoccupazione, perdita del lavoro e della casa. La situazione si è ulteriormente aggravata a causa della pandemia» si legge nella relazione che accompagna la programmazione dell'offerta abitativa 2021. Si tratta di nuclei familiari con minori, in situazione di fragilità socio-economica alle quali si aggiunge la fragilità sociale, legata anche alla fatica nella ricerca di un alloggio o nel mantenerlo per un lungo periodo.
«Si assiste, infatti, in molti casi, a continue turnazioni in abitazioni per morosità persistente o per sfratti per morosità o per mancanza di pagamento di rate del mutuo» si legge sempre nel report.
Per il 2021, per affrontare questa situazione di grave crisi, «ogni Comune dell’ambito potrà, con fondi regionali residui specifici (ed eventuali fondi comunali integrativi), attivare bandi comunali per rendere usufruibili e ricollocare alloggi privati sfitti, con l’obiettivo di far fronte all’emergenza abitativa temporanea.
Contemporaneamente si valuteranno eventuali misure a sostegno del bisogno abitativo nel mercato privato per il mantenimento dell’abitazione principale» prevede il piano. E nello specifico, la progettazione degli interventi dovrà «essere sempre coordinata con le associazioni di volontariato e tutti i servizi che operano sul territorio e, allo stesso tempo, integrata con i progetti di sviluppo di comunità attivi nei comuni. Il piano contemplerà anche l’individuazione di soluzioni abitative temporanee destinate a quei cittadini che, per particolari motivi relazionali, economici, di salute, di protezione, si troveranno in condizioni di bisogno temporaneo di accoglienza. Questi percorsi verranno costruiti grazie all’attivazione di progetti individualizzati di presa in carico integrata tra servizio sociale comunale, servizi specialistici, associazionismo e mondo della cooperazione».
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