A Mantova processo per il crac di piazzale Mondadori
Imputato l’ex presidente della società Forum Mondadori: è accusato di bancarotta preferenziali. Rito abbreviato il 9 marzo
Giancarlo Oliani
MANTOVA. Crac di piazzale Mondadori: fissato per il 9 marzo il rito abbreviato per Roberto Redivo, ex presidente di Forum Mondadori, accusato di bancarotta preferenziale. Di che si tratta? La bancarotta preferenziale avviene quando un amministratore, in sede fallimentare, preferisce soddisfare alcuni creditori piuttosto che altri.
Il crac porta la data del 14 maggio 2015 con l’imprevisto no dell’istituto di credito alla richiesta di ristrutturazione del debito avanzata dalla società Forum Mondadori. Oltre a quel cratere in fondo a viale Piave, è rimasto un buco di 15 milioni di euro su cui i magistrati hanno cercato di fare luce, arrivando a formulare l’accusa di bancarotta fraudolenta nei confronti di sedici persone, amministratori delle società che hanno girato attorno al cantiere. Sette di loro hanno patteggiato, uno (Roberto Redivo, appunto) ha chiesto il rito abbreviato e altri otto il processo ordinario.
Qualche mese prima erano fallite la Società Consortile e la Iniziative piazzale Mondadori, che avevano eseguito i lavori appaltati dalla Forum. Pochi mesi dopo, nel dicembre del 2015, aveva chiuso i battenti la cooperativa Leale di Roncoferraro.
L’operazione dell’ex autostazione parte nel 2005 quando la Cis di Villafranca si aggiudica l’asta dell’area e crea una società ad hoc, la Forum Mondadori appunto. La promessa è di realizzare il progetto entro il 2012. I lavori però vanno a rilento a causa delle tensioni con il Comune e l’incendio delle autobotti della ditta Villagrossi, che si occupa delle gettate di calcestruzzo. Nel 2014 il cantiere è indebitato per 37 milioni. Mps, un anno dopo, boccia la richiesta di credito.
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