SAN BENEDETTO PO. La droga era nascosta un po’ nel frigorifero di casa e un po' nell'armadietto al lavoro: sette panetti di hashish per un peso complessivo di poco inferiore ai sette etti, un bilancino di precisione, un telefono cellulare e la somma contante di seimila ottocento euro nell’abitazione, e altri venticinque grammi tra cocaina ed hashish in fabbrica.
A trovarla era stata la Squadra mobile della questura durante un blitz a San Benedetto Po. Mohammed Maazouz, 41enne, di origine marocchina era stato arrestato. E ieri, 11 gennaio, per lui è arrivata un’altra mazzata, ben più pesante: è stato arrestato di nuovo nell’ambito dell’operazione Trexit, che ha concluso una lunga indagine sul narcotraffico condotta dal 2017 dalle Squadre mobili di Reggio Emilia, Mantova, Bologna, Cremona, Firenze, Forlì, Modena, Parma e Torino che ha portato complessivamente all’arresto di 102 persone, mentre sono stati sequestrati 301 chili di hashish, 24,7 chili di cocaina, 2,1 chili di eroina, 31 chili di marijuana, 4 pistole illegalmente detenute e 192.000 euro in contanti. La droga arrivava in particolare dall’Olanda a bordo di auto che avevano doppi fondi segreti.
«I risultati ottenuti a conclusione di questa indagine rappresentano una ulteriore, importante risposta alla sempre maggiore richiesta di sicurezza che quotidianamente ci viene rivolta dai cittadini - ha evidenziato il questore Paolo Sartori -. Il paziente lavoro di indagine che è stato effettuato, come si è visto, ha consentito di smantellare una rete criminale assai ramificata e di elevatissimo spessore delinquenziale».