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Esami di guida bloccati a Mantova: «In sospeso 3mila iscritti»

Le autoscuole alzano la voce contro il fermo imposto dalla zona rossa. Il segretario Unasca: «Si rischia di impiegare anche sei mesi per la patente»

Daniela Marchi
2 minuti di lettura

MANTOVA. Per chi compie 18 anni, la patente è il primo sogno che si avvera. Ma di questi tempi, è un sogno sempre più sfuggente, difficile da afferrare. Con le limitazioni imposte dalla zona rossa, infatti, gli esami di pratica sono bloccati. Ci si può iscrivere all’autoscuola, seguire le lezioni, dare l’esame di teoria e poi fare anche le lezioni di guida. Ma non si può sostenere l’esame pratico e si resta così, nel limbo del foglio rosa, per mesi e mesi.

La buona notizia è che, per i ritardi accumulati anche durante il precedente lockdown, la durata del foglio rosa da sei mesi è stata prorogata a un anno. La cattiva notizia è che le autoscuole mantovane, a causa dei continui inserimenti della Lombardia in zona rossa, ad oggi hanno in sospeso tremila candidati in attesa di dare l’esame finale.

«Una decisione cervellotica, quella di impedirci di fare gli esami di guida, che nemmeno noi riusciamo a capire. Un danno enorme per noi autoscuole, ma anche per le famiglie e i ragazzi che restano in attesa mesi e mesi, con aggravio di costi e l’impossibilità di rendersi autonomi» tuona Alberto Bondioli, segretario provinciale di Unasca, associazione di categoria, che insieme a Confarca riunisce le autoscuole - Per la precisione, non possono essere sostenuti gli esami di patente B, BE e B96, cioè auto e auto con rimorchi di una certa consistenza. Ora dobbiamo scalare tutti gli esami, col risultato che, se in tempi normali un ragazzo impiega tre mesi a prendere la patente, adesso si può arrivare fino a sei mesi».

«Abbiamo toccato il fondo, così non possiamo più andare avanti, ho ancora iscritti del 2019 che non hanno dato la patente - prosegue nella protesta Marisa Scaglioni, titolare della omonima autoscuola di Mantova - Nei centri commerciali, tutti senza finestre, si può stare assembrati e senza che venga misurata la temperatura, e noi non possiamo fare gli esami di guida con tre persone a bordo, in totale sicurezza, con mascherina e auto disinfettata ad ogni cambio di candidato. Assurdo, una follia».

Le limitazioni e le relative pratiche di accesso agli uffici pubblici stanno creando problemi anche alla Motorizzazione, già gravata da una cronica carenza di personale.

Come ci segnala la mamma di una ragazza invalida di Curtatone «siamo in attesa da tre mesi del foglio rosa, ma non arriva mai; fa in tempo a scadere senza che mia figlia sia riuscita a dare l’esame». I fogli rosa “speciali” (privatisti, estensioni di patenti, disabili) infatti vengono rilasciati non dalle autoscuole ma direttamente dalla Motorizzazione: «Abbiamo solo due operatrici - ci spiega il responsabile Marco Carlin - e con gli appuntamenti da prendere, tutto ha tempi più lunghi. Abbiamo un arretrato di 30-40 fogli rosa speciali, per fortuna ora durano un anno e non sei mesi».

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