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Il ristorante mantovano si inventa mensa pur di lavorare

Con i clienti de “Il Moro” di Suzzara viene stipulata una sorta di convenzione, quella del pranzo di lavoro fino alla fine del lockdown. Tutti rispettano le norme anti-Covid: entrano con la mascherina e la tolgono solo per mangiare, mentre il personale si occupa di far rispettare le distanze dei tavoli.

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SUZZARA. Alcuni locali per poter lavorare hanno cambiato il codice Ateco da ristorante a mensa. È il caso del ristorante pizzeria “Il Moro”, sulla provinciale Suzzara–Gonzaga. La zona rossa lombarda prevede la chiusura di tutti i servizi di ristorazione, i gestori possono solamente effettuare il servizio di asporto fino alle 22 e di consegna a domicilio senza limiti di orario. Il nuovo Dpcm esclude da queste restrizioni solamente una categoria: le mense e il catering continuativo su base contrattuale. Gli operatori di tale categoria possono continuare a a lavorare a condizione che vengano rispettati i protocolli o le linee guida di prevenzione del contagio.

Per molti ristoratori la gestione della pausa pranzo aziendale è diventata un problema, soprattutto per offrire un servizio a quelle aziende che non possono ricorrere allo smart working o che lavorano da remoto solo alcuni giorni a settimana. E, dato che le mense aziendali sono le uniche a poter rimanere aperte anche a pranzo, perché non permettere ai ristoranti di trasformarsi in mense?

I clienti de “Il Moro” per la maggior parte sono operai, camionisti, rappresentanti, muratori e carpentieri, con i quali viene stipulata una sorta di convenzione, quella del pranzo di lavoro fino alla fine del lockdown: primo, secondo, acqua, vino e caffè. Tutti rispettano le norme anti-Covid: entrano con la mascherina e la tolgono solo per mangiare, mentre il personale si occupa di far rispettare le distanze dei tavoli. Ed è così che alcuni ristoratori hanno trovato l’escamotage per tenere aperto a pranzo senza infrangere le regole del Dpcm. Altri ristoratori stanno pensando di utilizzare lo stesso stratagemma perché con l’asporto gli incassi sono piuttosto scarsi.

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