Le parole d’ordine del sindaco di Viadana: «Punto su sociale e comunità»
Il progetto di mandato di Cavatorta: «Aiutare volontariato ed associazioni». Gli obiettivi: sostenere il lavoro, il centro storico e le frazioni, fare un nuovo Pgt
RICCARDO NEGRI
VIADANA. «Mandato amministrativo 2020-’25: sociale e comunità in primo piano». E’ lo stesso sindaco Nicola Cavatorta a definire le priorità della propria azione futura. Le linee programmatiche del primo cittadino, come da statuto municipale, sono state condivise nei giorni scorsi con la giunta.
«Viviamo tempi – premette Cavatorta – in cui l’individualismo è sempre più preponderante, e il senso di socialità è stato gravemente minato dalle restrizioni imposte dalla pandemia. È di conseguenza inevitabile che le attenzioni prioritarie, in questo periodo storico, debbano essere rivolte al sociale, inteso nel senso più ampio». Un impegno cui il Comune non potrà far fronte in solitudine: «Associazioni culturali e sociali, società sportive e volontariato in generale dovranno essere sostenuti dall’amministrazione locale, dal punto di vista economico e con la nostra vicinanza, nella condivisione di obiettivi e scopi a favore della cittadinanza».
Il senso di comunità, secondo il primo cittadino, dovrà integrare l’intero territorio: «In questo senso, qualcosa si è già costruito: politiche abitative pubbliche condivise con gli altri Comuni dell’ambito; la protezione civile condivisa con Dosolo; la Centrale unica di committenza, attivata da noi ma richiesta da tutte le realtà limitrofe; la nuova caserma dei vigili del fuoco, che svolgerà un servizio importantissimo per tutto il comprensorio, al quale pertanto chiediamo sostegno per la realizzazione; l’impegno per ricostruire il Distretto del commercio, nell’ottica anche di sostenere il lavoro e l’iniziativa privata, perché una società virtuosa non può essere concepita solo in chiave assistenziale».
Simbolo della comunità è ovviamente il centro storico, «che va riconosciuto non solo sotto l’aspetto economico e commerciale, ma anche sotto quello sociale, culturale e identitario».
Quando la situazione sanitaria lo permetterà, secondo il sindaco non bisognerà farsi trovare impreparati, ma promuovere iniziative ed eventi, anche in collaborazione con la Pro Loco, che tornino ad aggregare e a stimolare il senso civico.
Non solo il capoluogo: «Le frazioni, comunità molto unite dalle quali il centro ha molto da imparare, dovranno essere valorizzate, così come le campagne e le golene». L’attenzione alla comunità imporrà pure azioni di contrasto agli atti vandalici, che sembrano in aumento, «a partire dall’educazione».
Tra le sue linee programmatiche, Cavatorta individua inoltre una serie di obiettivi specifici ben precisi: «Il servizio refezione scolastica dovrà rispondere alle richieste e preoccupazioni delle famiglie. Noi avremo il compito di puntare all’erogazione di pasti in funzione al miglioramento e anche in un’ottica di educazione alimentare per il futuro dei nostri ragazzi. Nelle scuole dovremo incentivare poi le giornate del volontariato, per la diffusione dei buoni valori sociali ed etici. Intendiamo proseguire sulla strada di riportare i servizi in centro. Intendiamo approvare il nuovo Piano di governo del territorio, basato sul recupero dell’esistente e sulla riduzione del consumo del suolo. Gli impianti sportivi vanno innovati dal punto di vista dell’efficientamento energetico. Serve una sala del commiato. Bisogna terminare PalaFarina e Gronda Nord, e sistemare l’Arena Spettacoli».
Il sindaco si ripromette, infine, la riorganizzazione di alcuni servizi comunali per una miglior gestione di decoro urbano e verde pubblico; l’aumento del personale della polizia locale; un riordino della macchina comunale che punti sul lavoro in squadra come strategia privilegiata per arrivare a obiettivi concreti.
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