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Caso Rsa in consiglio, Zaffanella: «La Grassi annulli gli aumenti»

«Da vincolare a rendiconti eventuali contributi comunali». Minotti invita le famiglie a dialogare con il cda della struttura

RICCARDO NEGRI
1 minuto di lettura

VIADANA. «L’istituto geriatrico Grassi revochi l’aumento delle rette»: l’appello è stato formulato ieri sera in consiglio comunale da Fabrizia Zaffanella (ioCambio, a nome anche delle liste Uniti per Viadana e Viadana Democratica). A sollecitare una pubblica discussione sulla situazione sanitaria ed economico-finanziaria della fondazione erano stati i gruppi stessi. «Il cda della Grassi – ha chiesto la Zaffanella – annulli gli aumenti prospettati (8-15 euro al giorno), e si impegni a ripristinare i servizi tagliati o peggiorati (trasporti sanitari, lavanderia, parrucchiere, podologa, animatrice, palestra). Il Comune erogherà un aiuto economico alla Grassi? Ok, ma dovrà essere vincolato a una rendicontazione: la Rsa faccia un progetto trasparente e dica come verranno spesi quei soldi. Rivendicare l’autonomia della fondazione non ha senso, se poi si invoca un contributo economico dall’ente locale».

È stata l’emergenza sanitaria a provocare una contrazione delle entrate e maggiori costi a carico delle casse della Rsa, cui il cda ha deciso di far fronte aumentando le rette. Una decisione contestata dal Gruppo famigliari degli ospiti e dai sindacati pensionati, che hanno accusato il cda pure di mancanza di confronto. Proprio giovedì, peraltro, il sindaco Nicola Cavatorta ha annunciato l’impegno dell’amministrazione a reperire in bilancio risorse da assegnare alla Grassi affinché diminuisca le rette. «Un provvedimento – è intervenuto Silvio Perteghella (Viadana Democratica) – da valutare tuttavia con attenzione: un domani anche altri enti sociali potrebbero chiedere soldi all’ente locale per sistemare i loro conti. Occorre poi rafforzare il legame fiduciario tra fondazione e Comune, affinché ci sia più dialogo e concertazione: invito a valutare modifiche allo statuto in tal senso».

La lista Viadana Davvero si era detta già da giorni favorevole all’erogazione di un contributo pubblico per calmierare l’aumento delle rette. «Stupisce però – il commento della capogruppo Alessia Minotti – che la giunta si sia mossa con tale solerzia, senza prima interpellare il consiglio comunale, quando il cda della Grassi era da un anno che lanciava appelli». La Minotti ha colto l’occasione per invitare i famigliari degli ospiti a comunicare col cda (il Comitato aveva declinato l’invito a un incontro fissato per giovedì; ndr), ma ha pure espresso solidarietà nei confronti delle difficoltà affrontate dalla Grassi: «Pare che la gestione del vecchio cda sia stata criticabile sotto diversi aspetti, e mi chiedo se l’attuale cda intenda in qualche modo rivalersi». Anche Cristina Torricelli (Il Grande Fiume) ha giudicato «più che discutibile» l’eredità lasciata dalla passata amministrazione della fondazione. La discussione è proseguita sino a tarda serata con le repliche della maggioranza consiliare e del cda Grassi. —


 

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