Facebook oscura Sinistra italiana a Mantova. E Banzi si ritrova col profilo violato
Il segretario: la piattaforma social ci ha bloccato l’attività politica, ho denunciato tutto alla polizia
Sandro Mortari
MANTOVA. Sinistra italiana di Mantova e il suo leader Fausto Banzi vittime di Zuckerberg e della sua volontà di emarginare sempre di più la politica su Facebook. È quanto denuncia lo stesso Banzi: «Facebook ha oscurato la pagina di Sinistra italiana di Mantova».
Uno shock per i militanti che utilizzano il social per svolgere la loro attività politica. «Abbiamo chiesto a Facebook il motivo – dice Banzi – ma non ce l’hanno spiegato. Anzi, si sono limitati a dirci che non rientravamo negli standard». All’oscuramento, però, si accompagna un altro fatto più inquietante che va oltre a quanto dichiarato dal proprietario di Facebook in questi giorni: «Qualcuno ha tentato di violare il mio profilo personale e quello dell’amministratore della pagina di Sinistra italiana» afferma Banzi, che si è subito rivolto alla Digos e alla Polizia postale per fare chiarezza sull’episodio. «Ho sporto denuncia – dice – vorrei sapere chi ha tentato l’intrusione nei nostri due profili».
I due fatti, la violazione della pagina personale e l’oscuramento di Sinistra italiana su Facebook, non sembrano collegati, ma non per Banzi che chiede chiarezza su entrambi gli episodi.
Così ricostruisce i fatti: «Dopo che Facebook aveva oscurato la nostra pagina, ne ho chiesto i motivi ma non mi è stata data alcuna risposta. Allora dieci giorni dopo abbiano aperto un’altra pagina, ma dopo un po’, esattamente giovedì scorso, anche questa è stata oscurata senza una spiegazione. Da più parti ci è stato detto che Facebook oscura le pagine quando riceve più segnalazioni in quel senso dagli utenti; se è così, non saprei che cosa abbiano potuto segnalare di strano visto che usiamo le pagine per comunicati, lettere, per la nostra attività politica, senza contenuti insultanti o altro. Forse – ipotizza – a qualcuno non è piaciuta la propaganda che abbiamo fatto per la legge antifascista invocata dal sindaco di Stazzema, come aveva fatto la Uil, la cui pagina, guarda caso, è caduta sotto la scure di Facebook».
Va ricordato che proprio un paio di giorni fa Zuckerberg, fondatore e padrone di Facebook, aveva annunciato che la sua piattaforma non raccomanderà più agli utenti i gruppi a tema politico; in più, ha annunciato che ridurrà anche i contenuti politici per scoraggiare una conversazione divisiva. Una giro di vite che la piattaforma social si è imposta dopo la sospensione dell’account Twitter di Trump in seguito all’insurrezione di Washington lo scorso 6 gennaio.
«Abbiamo chiesto lumi anche alla nostra segreteria nazionale, ma ci ha solo confermato che di solito succede quando arrivano tante richieste di blocco da parte degli utenti. Quindi, quello che ci ha colpito è un gruppo organizzato, visto che Facebook ci ha chiuso anche la pagina di Per Mantova, la nostra lista con i verdi che ha partecipato alle recenti elezioni comunali in città. A questo si lega anche l’avviso che ci è arrivato da Facebook circa il tentativo di violare il mio profilo personale e quello dell’amministratore della pagina di Sinistra italiana. Da qui la mia denuncia a Digos e Polizia postale. Oltre tutto, con il blocco ora siamo impossibilitati a svolgere la nostra attività politica su Facebook. Dobbiamo farlo su giornali e televisioni, ma lo spazio a nostra disposizione non è quello illimitato della rete».
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