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Un paese a tavola: al pranzo solidale di Medole consegnate a casa oltre 750 porzioni

L’iniziativa di MedolEventi bissa il successo di novembre. L’obiettivo: aiutare, facendole lavorare, le attività del paese

Luca Cremonesi
1 minuto di lettura

MEDOLE. Una mattina umida e invernale non ha spento l’entusiasmo degli oltre cinquanta volontari dell’associazione MedolEventi – Me20 che ieri, dalle 10, hanno gestito il secondo pranzo del Ringraziamento con consegne a domicilio. Dopo la positiva esperienza di novembre, squadra che vince non si cambia, anzi, si accresce. E così anche la seconda edizione di questa iniziativa, nata per sostenere le attività commerciali e di ristorazione del paese, è stata un successo.

«Siamo davvero contenti – commenta il sindaco Mauro Morandi – perché anche questa associazione ha dimostrato attaccamento al paese, intraprendenza, voglia di creare gruppo e agire a favore delle attività del territorio. Non solo: ho visto molti giovani, segno che il ricambio generazionale è in atto. Inoltre, molte persone che finora non si erano avvicinate a queste associazioni hanno visto in questa iniziativa un modo per mettersi a disposizione della collettività».



Il centro di smistamento dei cibi, che sono arrivati già confezionati dalle varie attività (i volontari, dunque, non hanno toccato in alcun modo le pietanze) è stata la cascina del presidente di MedolEventi – Me20, Fabio Gerola, trasformata in un grande hub. Qui arrivavano i furgoncini delle varie attività che scaricavano i cibi, mentre i volontari, in due punti distribuzione (per i numeri civici pari e per quello dispari), componevano le borse con le pietanze; le caricavano sulle auto e facevano partire i vari volontari.

«Abbiamo agito in questo modo per snellire le operazioni – spiega Gerola – perché abbiamo avuto il doppio di richieste di pietanze della volta scorsa. Abbiamo gestito consegne singole, o multiple, case con più famiglie o villette a schiera. Altri invece sono arrivati qui e hanno ritirato le loro borse. È stata anche organizzata una sottoscrizione a premi con prodotti acquistati nelle attività o comunque buoni da spendere nei negozi del paese. Il nostro obiettivo è stato quello di far lavorare le attività del nostro paese. Unica eccezione per il vino, perché non abbiamo cantine in paese».



«Oltre 50 volontari, 750 portate principali, 600 porzioni di dessert e 100 bottiglie divino – calcola uno degli organizzatori, Loris Gatti – numeri in difetto perché c’è chi si è aggiunto all’ultimo minuti». Le attività coinvolte sono state il Dolce Forno Di Patty l’osteria Da Ale, l’albergo ristorante La Pieve, la macelleria Rodella, il caffè Roma, la pasticceria gelateria Dolce Vita, il panificio Morandi, la forneria Signorini Guido, la cantina Ricchi Wines, Da Galet società agricola Casarole e la società agricola Gabusi Mauro e Stefano.
 

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