Svolta per il consultorio di Viadana, due nuove ostetriche e presenze potenziate
Il problema relativo al personale era divenuto di pubblico dominio col trasferimento di 2 ostetriche su 3: inaccettabile per un servizio che, ad esempio, segue ogni anno 120 partorienti da tutto il distretto
R.N.
VIADANA. L’organico del Consultorio sarà integrato, e anzi sarà assicurato un monte ore superiore. Il problema relativo al personale era divenuto di pubblico dominio col trasferimento di 2 ostetriche su 3: inaccettabile per un servizio che, ad esempio, segue ogni anno 120 partorienti da tutto il distretto. «Le due operatrici in questione – spiega l’assessore Rossella Bacchi – erano e sono dipendenti dell’Azienda socio-sanitaria di Cremona, in comando per 30 ore settimanali al consultorio di Viadana (Asst Mantova)». Nelle settimane scorse, due ostetriche di Asst Cremona (una in servizio all’ospedale Oglio-Po, l’altra a Casalmaggiore) hanno cessato il servizio; in tale situazione, l’Asst cremonese non poteva assumere per coprire i buchi in organico, ma è stata costretta a richiamare le dipendenti distaccate. «L’Azienda mantovana – assicura tuttavia la Bacchi – ha già inviato una sua ostetrica al consultorio viadanese, e a breve ne prenderà servizio un’altra». Verrà così ripristinato il numero di tre operatrici.
«Le due nuove ostetriche – sottolinea l’assessore – saranno anzi a 36 ore, per cui avremo 12 ore in più la settimana di presenza». La questione è stata affrontata nell’ultimo consiglio comunale con una interrogazione della civica Viadana Democratica. «Chiedo però all’amministrazione – il commento del capogruppo Silvio Perteghella – di non fidarsi troppo di ciò che è garantito a parole, ma di continuare a monitorare la situazione, in questo come in altri ambiti. La sanità pubblica sul territorio è già stata falcidiata, prima ancora della pandemia, e tante delle promesse che abbiamo sentito sono rimaste lettera morta».
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