Mantova, il grazie di Raccorderie Metalliche ai 350 dipendenti: premio di 500 euro per il loro impegno
Lavoro ed emergenza Covid nell'azienda della famiglia Ceccardi: test sierologico a tutti ogni mese e ora anche un macchinario per le analisi dei tamponi
Monica Viviani
MANTOVA. La notizia è arrivata in simultanea la mattina del 9 febbraio sui cellulari di tutti i 350 dipendenti di Raccorderie Metalliche: con la busta paga di gennaio riceveranno un premio di 500 euro lordi. Così la famiglia Ceccardi ha deciso di esprimere la propria riconoscenza e gratitudine a collaboratrici e collaboratori per i sacrifici e l’impegno in questo anno difficile a causa della pandemia.
«L’emergenza sanitaria che stiamo vivendo – si legge nel lungo messaggio inviato ai dipendenti a firma del presidente Pierluigi Ceccardi a nome della famiglia – ha causato una situazione di disagio economico e sociale che non ha precedenti. Tenere il passo imprenditoriale di questi tempi non è stato semplice. Ci siamo resi tutti conto che in azienda, come nella vita, il contributo e l’impegno collettivo è ciò che fa la differenza. Siamo consapevoli che Raccorderie Metalliche ha saputo affrontare e risolvere le criticità che conosciamo grazie ai sacrifici e al senso di responsabilità di tutti». E con questa iniziativa «desideriamo sostanziare il nostro ringraziamento non solo per i sacrifici affrontati, ma anche per il forte impegno professionale dimostrato in questi momenti difficili». Un impegno quello dei 350 lavoratori dell’azienda metalmeccanica di Marcaria «su cui sappiamo di poter contare anche per il futuro».
Mantova, premio di 500 euro ai dipendenti di Raccorderie metalliche
Insomma, come spiega il presidente Pierluigi Ceccardi «abbiamo voluto testimoniare in modo concreto il nostro ringraziamento: il vero patrimonio di un’azienda non sono i capitali o i macchinari ma la difesa del proprio personale di qualità». È stato un anno «particolarmente difficile – aggiunge l’amministratore delegato Guido Ceccardi – ma l’azienda ha saputo reagire in maniera rapida apportando tutti gli accorgimenti necessari per fronteggiare questa situazione. Ed è stato un anno molto difficile soprattutto per i nostri collaboratori che hanno per la prima volta visto anche la cassa integrazione e a fronte di questo l’azienda, la famiglia, ha deciso di riconoscere questo premio per testimoniare quanto sia importante oggi il ruolo delle persone nell’azienda come nella vita di tutti i giorni».
E il fatto che «abbiamo a cuore la salute e il benessere di chi lavora con noi – sottolinea ancora il presidente – lo dimostrano anche tutte le misure anti-Covid messe in atto in azienda». Come il test sierologico effettuato una volta al mese a tutti i dipendenti nell’ambulatorio medico aziendale «e ora ci siamo dotati anche di un macchinario per processare i tamponi in grado di fornire il responso in pochi minuti».
All’esplodere dell’emergenza «ci siamo attivati perché i lavoratori potessero lavorare in sicurezza dotandoci di mascherine e di termoscanner installati all’ingresso di ogni reparto – racconta poi Antonella Ceccardi, consigliere delegato e responsabile ufficio import, affiancata da Silvia Ceccardi, che in azienda si occupa di Customer Care - i test sierologici vengono fatti mensilmente a tutti i dipendenti e in caso di esito positivo viene attivata subito Ats per il tampone molecolare. È un’attenzione che abbiamo sempre messo anche negli anni precedenti ad esempio con il vaccino anti-influenzale gratuito che offriamo ai dipendenti da tempo. Anche quest’anno siamo riusciti alla fine, dopo tante peripezie, a reperire le dosi necessarie nonostante fosse praticamente impossibile trovarle sul territorio nazionale».
L’impegno anti-Covid di Raccorderie contempla anche una donazione di 50mila euro all’ospedale Carlo Poma per l’acquisto nell’aprile dello scorso anno di un ecografo per il reparto di radiologia di Mantova «utile a garantire – si legge nella lettera di ringraziamento dell’Asst – la necessaria differenziazione dei percorsi per i pazienti positivi al Covid-19, o sospetti tali, e per gli altri pazienti».
Con un bilancio 2019 che ha visto l’azienda di Marcaria realizzare 114 milioni di fatturato in 64 Paesi al mondo con una quota esportativa del 62% e un risultato ante-imposte di 9,7 milioni dopo ammortamenti per 6,3 milioni, anche per il 2020, ci anticipa infine il presidente, «la pre-chiusura di bilancio mostra dati decisamente positivi nonostante le difficoltà affrontate» .
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