Mantova, la brutta cornice del Ducale: crepati strade e marciapiedi
Lastre in cemento a pezzi e acciottolato sconnesso nelle vie attorno al palazzo. Le segnalazioni dei lettori: un peccato per l’area più pregiata del centro storico
Nicola Corradini
MANTOVA. Come vedere un capolavoro di pittura incorniciato malamente da un’intelaiatura ancora funzionale ma vecchia e con qualche crepa di troppo. Ecco, anche uno dei capolavori storici e artistici della nostra città, palazzo Ducale, ha una cornice che stona con la maestosità dell’edificio. Stiamo parlando di un elemento urbanistico molto più umile ma in grado contribuire all’estetica di una strada o di una piazza: i semplici marciapiedi. E quelli che troviamo nelle vie che circondano il complesso del Ducale sono molto datati. E si vede.
Lastre di marmo crepate, percorsi pedonali fatti di cemento armato grigiastro e visibilmente in pessimo stato (vicolo Ducale), pavimentazioni inclinate dal peso di decenni passati senza una seria manutenzione. Persino la splendida discesa che da piazza Paccagnini scende in piazza Santa Barbara, vale a dire il cuore più intimo del centro storico della città, è affiancata da marciapiedi in alcuni tratti danneggiati.
A questo si aggiungono strade in acciottolato che necessitano di una sistemazione (le orribili lingue d’asfalto sono temporanee). Nulla di drammatico, in realtà, i guasti che abbiamo trovato non sono veri e propri ostacoli architettonici e nemmeno obbrobri assoluti.
Ma, come diversi lettori segnalano (anche con una lettera al direttore pubblicata ieri) in una zona di alto interesse turistico, con cantieri del Comune (e della Diocesi) al lavoro per recuperare altri beni architettonici (torre della Gabbia, palazzo del Podestà e altre antiche dimore), quei marciapiedi (via Rubens, via Tazzoli, vicolo Ducale) sono una cornice da riparare. La richiesta di circondare il Ducale con un assetto urbano di valore non sembra pretestuosa.
I commenti dei lettori