Mantova, decolla il cantiere degli appartamenti destinati a 50 disabili
Fior di Loto ospiterà comunità e centro socio educativo. Progetto da tre milioni: via alla raccolta fondi per gli arredi
Matteo Sbarbada
MANTOVA. Un nuovo edificio che accoglierà una comunità socio sanitaria per dieci persone con disabilità medio-grave e un centro socio educativo per quindici persone con disabilità medio-lieve. È partito il cantiere di "Lunari-Comunità in movimento", progetto voluto dalla cooperativa Fior di Loto di Formigosa. L'importo dei lavori, la cui conclusione è prevista per il giugno del prossimo anno, è di tre milioni di euro. Un milione è arrivato grazie al bando “Emblematici maggiori” di fondazione Cariplo.
La nuova sede della cooperativa sarà la casa di cinquanta persone con disabilità e creerà almeno venti nuovi posti di lavoro. L’immobile, ideato dallo studio di architettura Nicola Salami, sarà costruito con metodologie finalizzate al risparmio energetico attraverso l’inserimento di pannelli solari, fotovoltaici e pompe di calore, portando l’edificio in classe A. Si svilupperà su una superficie di 700 metri quadrati e sarà strutturato su due piani, più lo spazio interrato dedicato a lavanderia, locali tecnici degli impianti, magazzino per la cucina, servizi e archivio per gli uffici.
Al piano terra verrà realizzato il nuovo ingresso della cooperativa, la comunità socio sanitaria, la cucina (aperta al pubblico con servizio bar e ristorazione) e due grandi aie sociali per momenti dedicati alle attività comuni. Al primo piano spazio a sala polifunzionale, uffici, ambulatori, spazi tecnici e centro socio educativo. L’edificio principale sarà affiancato da Prospero e Ariel, giardino sensoriale di ottomila metri quadrati progettato su un'area boschiva e strutturato per essere accessibile dalle persone con disabilità ma aperto alla collettività, a partire dalle scuole, e da Narciso e Pomodoro, orto sociale dove le attività quotidiane di cura del verde, produzione e trasformazione di ortaggi e piante aromatiche promuoveranno percorsi riabilitativi e di integrazione, oltre a fornire la cucina.
«Questo progetto è una sfida in un momento di emergenza sanitaria – spiega Michele Bertolini, presidente di Fior di Loto – che stiamo portando avanti con convinzione. Si tratta di un sogno che parte da lontano, dalla volontà del nostro presidente onorario e fondatore della cooperativa, Giuseppe Marchi. Un sogno che diventa realtà grazie a Fondazione Cariplo».
Nell'anno in corso il focus dell’attività di raccolta fondi sarà rivolto all’acquisto di una cucina produttiva e di arredi e illuminazione per un importo indicativo di 250mila euro. Per il raggiungimento di questo importante obiettivo, la cooperativa si rivolge alle imprese che vogliano divenire parte attiva del progetto in veste di sponsor, finanziatori o tecnici. Le azioni di raccolta fondi sono già iniziate anche per i privati, che possono contribuire al progetto attraverso donazioni e liberalità sul conto corrente dedicato Iban IT08S050181120000 0011359890 (causale “Lunari – comunità in movimento”). Dettagli sono disponibili sul sito www.sostienilunari.it. «Il progetto testimonia l'impegno e la forza di Fior di Loto, realtà consolidata del nostro territorio – aggiunge Andrea Caprini, assessore comunale al welfare – che da decenni si prende cura di situazioni di fragilità. Ci sono tutti gli ingredienti per un'evoluzione della struttura, che si doterà di nuovi servizi e locali. Un progetto lungimirante che si inserisce molto bene nel quartiere».
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