Riusare gli oggetti senza gettarli. È boom per la startup mantovana dei noleggi
Johix in crescita esponenziale, fra i clienti leader internazionale dell’arredamento. Previste 6 assunzioni e una rete di 150 agenti per potenziare la piattaforma
Francesco Romani
CURTATONE. Una startup nata nel 2019 che si propone supportare la ripresa di ogni azienda che produca beni durevoli, dalle bici agli impianti industriali, dall'arredamento agli smartphone attraverso la formula del noleggio. Con la filosofia del “perché comprarlo se puoi noleggiarlo” il marchio Johix nel giro di pochi mesi ha avuto letteralmente un boom del proprio business passando da 84mila euro di fatturato nel 2020 a 250mila per il solo mese di gennaio 2021. Una crescita tumultuosa al punto che dai due dipendenti attuali, ora si apriranno le porte a sei assunzioni e a 150 agenti per estendere la rete in tutta Italia.
L'azienda nasce già con i caratteri della modernità. Alla partenza nel 2014 con il nome Rent Design 24 noleggia materiali (palchi, sedie, altoparlanti ecc) per eventi. La svolta avviene nel 2019 quando uno dei soci fondatori, Andrea Francalancia, comprende che il mercato sta cambiando. Che serve creare piattaforme digitali per aiutare chi cerca il nolo come fa Amazon per chi cerca acquisti e che il mercato dei capitali premia le idee innovative, scommettendo sulla crescita delle buone proposte.
Nasce così Rd24, 20mila euro di capitale messo dai soci e 50mila raccolti attraverso una piattaforma di “crowdfunding”, un finanziamento collettivo fatto da piccoli investitori che credono nel progetto sorretto da business plan, documenti informativi dei rischi e video di presentazione.
L’idea che viene lanciata è semplice e “rivoluzionaria”. Il noleggio soddisfa diverse esigenze: da chi cerca l’oggetto sempre nuovo, come nel mondo dei devices digitali dove l’obsolescenza è rapida; a chi ha esigenze temporanee; a chi vuole servizi aggiuntivi che non avrebbe con l’acquisto, oppure che vuole provare un bene, prima di comprarlo.
Un nuovo modo, insomma, di accedere ai beni, senza necessariamente possederli. Una filosofia simile al leasing, ma che non comporta rapporti bancari, centrale rischi, ipoteche. Cosa si noleggia? Tutto. A partire dall’arredo, specializzazione iniziale della ditta, dove il tasso di crescita supera l’11%. Chi è in smart working, studenti, affittuari, necessitano di un arredo temporaneo. Che dopo l’uso ritorna al venditore creando una economia circolare e virtuosa, cosa che ha convinto uno dei più grandi gruppi mondiali di arredamento ad affidarsi alla piccola start up che ha sede a Levata di Curtatone, in un ufficio di coworking in via Caduti del Lavoro per offrire ai propri clienti anche il must del noleggio, più sostenibile dal punto di vista ambientale. Durante il periodo del lockdown, è esplosa anche la richiesta di home wellness, (+40,4%) dalle palestre domestiche alle mini piscine, che potrebbero non servire quando la pandemia lascerà la propria presa. Ma anche la domotica (+16,1%) e la mobilità smart, (+20,2%) è cresciuta. In quest’ultimo settore affiancando le esperienze di pay per use, come i bike sharing comunali, al nolo di monopattini, bici e moto elettriche.
Un business in crescita esponenziale anche perché il noleggio, grazie ai servizi collegati, diventa una esperienza completa nel quale il cliente non deve più preoccuparsi di nulla e non un semplice acquisto. Che si conclude sempre con il gettare il bene, mentre sposando la filosofia del riuso si entra in una economia circolare. Da qui i contratti che oggi Johix, che dal 2015 al 2019 ha cumulato ricavi per 800mila euro gestendo quasi 900 clienti ha siglato o sta siglando con marchi nazionali o internazionali. Affascinati dall’idea di poter offrire ai propri clienti anche l’esperienza del noleggio, da aggiungere alle offerte tradizionali.
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