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A Mantova già 1.184 i morti di cui 164 in città: il virus non allenta la presa

Il dato reso noto dalla Regione nel bollettino giornaliero. Da quando è cominciata la seconda ondata 458 i decessi

Sandro Mortari
2 minuti di lettura

MANTOVA. Morti in tutta la provincia di Mantova dall’inizio della pandemia: 1.184, di cui 164 in città. Sono i numeri agghiaccianti di una delle più grandi tragedie dell’ultimo secolo dopo le due guerre mondiali.

Mai, a parte quei due eventi, i mantovani avevano pianto così tante persone, soprattutto anziane, la loro memoria. Il Covid non ha guardato in faccia nessuno e ha colpito. Ieri l’ultimo dato fornito da Regione Lombardia sui decessi riportava quei due numeri sconvolgenti. Insieme a quelli dei contagiati complessivi che a ieri, secondo il Pirellone , hanno raggiunto la soglia di 22.419, con 83 positivi in più rispetto al giorno precedente. Sul fronte dei morti, va detto che nelle ultime ventiquattr’ore i decessi registrati nel Mantovano sono stati due, nessuno dei quali a Mantova città.

La situazione, insomma, è preoccupante, anche se qualche segnale di miglioramento comincia ad intravvedersi, pur con un numero di morti che fa pensare. Dal 3 novembre quando è iniziata la seconda ondata sono già stati 458, L’escalation, da quel giorno, è stata continua. Il 26 novembre si era già a quota 809 (94 solo in città). E si è andati avanti ad allungare la lista senza soluzione di continuità.

Anche i contagi non accennano a diminuire. Il 3 novembre scorso, per esempio, erano 16.424 in tutto il Mantovano; ieri, come già ricordato erano già 22.419, 83 in più rispetto alla giornata precedente (il dato differisce con quello della prefettura a causa dei differenti momenti in cui vengono raccolti alla fonte).

La Regione fornisce anche la fotografia dei positivi rispetto alla popolazione. E così, in testa a questa ipotetica classifica figura Schivenoglia con una percentuale dell’11,3 tra abitanti e contagiati; al secondo posto si piazza Bozzolo con il 9,49%. Completa il non tanto invidiabile podio Solferino con il 7,6%. Seguono Rivarolo Mantovano con 7,3% e Volta mantovana con 7,1%. Non esistono dati aggiornati sui guariti e sugli attualmente positivi. Il numero di questi ultimi risale al 31 gennaio scorso quando erano 1.641 (il 22 novembre 2020 gli attualmente positivi erano 6mila).

La Regione fornisce, quotidianamente, i numeri dei ricoverati che, complessivamente, in Lombardia sono 3.741, di cui 386 in terapia intensiva: dati in aumento rispetto al giorno prima quando in terapia intensiva si trovavano 382 persone e in ospedale, complessivamente, 3.722.

La speranza è tutta riposta nei vaccini che, però, faticano ad arrivare. Ritardi nelle consegne delle dosi e inefficienze nella campagna vaccinale hanno fatto sì che finora in Lombardia siano state siano state somministrate 582.015 dosi delle 773.800 arrivate (dunque il 75,5% del totale). Nel Mantovano al 16 febbraio le vaccinazioni erano state 19.539; nel dettaglio: 8.944 somministrati nell’Asst di Mantova, 8.255 nelle Rsa e 2.340 nelle strutture private accreditate. Il 18 e il 19 febbraio scorsi sono stati i primi due giorni dedicati all’immunizzazione degli over 80.

Nel Mantovano le dosi iniettate sono state 252, così distribuite: 101 nell’ospedale Carlo Poma di Mantova, 42 in quello di Asola, 30 in quello di Borgo Mantovano e 79 nelle Rsa, acronimo di residenze sanitarie assistenziali, le case di riposo.

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