In arrivo a Mantova migliaia di dosi, ma i poli vaccinali restano 3
Procedure complicate per coinvolgere gli ospedali privati e agevolare gli over 80. San Pellegrino e Suzzara alzano la voce: «Noi pronti da settimane, chiamateci»
Roberto Bo
MANTOVA. Per velocizzare la campagna vaccinale anti-Covid le soluzioni sono due: ricevere un maggior numero di vaccini settimanali e allestire adeguati poli vaccinali extraospedalieri sul territorio provinciale per agevolare soprattutto lo spostamento della fascia di popolazione più anziana. Ma le due possibilità al momento incontrano più di una difficoltà.
A spingere sull’allargamento dei presidi vaccinali sono i sindaci e l’intera popolazione over 80enne costretta a ricevere il vaccino solo nelle strutture ospedaliere dell’Asst di Mantova (Poma, Asola e Borgo Mantovano), con pesanti disagi soprattutto per chi risiede lontano dai tre centri autorizzati.
E tutti gli altri presidi sul territorio finora presi in esame per la vaccinazione di massa?
«Mi risulta che altri poli vaccinali siano già in fase di allestimento – sottolinea il direttore generale dell’Asst, Raffaello Stradoni –. Diversi sopralluoghi sono già stati eseguiti e la prossima settimana Asola avrà un ambulatorio in più. A Viadana stiamo cercando di trovare una sede adeguata dopo aver scartato quella dell’ Avis. Probabilmente sarà dove oggi facciamo i tamponi, servizio che sarà spostato in una nuova area che stiamo individuando con l’aiuto della Protezione civile. Stiamo valutando anche San Giacomo delle Segnate, San Benedetto Po e Pegognaga. Ovviamente serve il personale che stiamo reclutando questa settimana. A parte Asola, dove possiamo somministrare le dosi Pfizer agli over 80enni, le altre sedi al vaglio saranno per il vaccino AstraZeneca. Per gli over 80enni al momento possiamo fare la somministrazione solo negli ospedali perché c’è una organizzazione interna che ci consente di farlo. Queste sono le indicazioni».
E per il resto della popolazione? «Per la vaccinazione di massa – riprende Stradoni – dipende tutto dagli accordi economici con i presidi privati che hanno dato la loro disponibilità. Noi al momento stiamo valutando le nostre sedi e quelle a noi collegate, praticamente senza oneri. Sulle altre su cui ci sono da pagare affitti o altro è necessario rispettare alcune procedure». Stradoni garantisce che sul fronte vaccini la prossima settimana arriveranno quattro vassoi da 1.170 dosi ciascuno del vaccino Pfizer e si conta di fare almeno duemila somministrazioni a settimana per gli over 80enni. E gli ospedali di Castiglione delle Stiviere e Suzzara che da tempo hanno dichiarato la loro disponibilità ad entrare a far parte del circuito dei poli vaccinali ospedalieri?
Dal San Pellegrino fanno sapere che sono pronti a partire ormai da due settimane e che in due circostanze avevano già predisposto i turni del personale, salvo poi dover annullare tutto perché le dosi non sono state consegnate. E ora sperano in martedì prossimo, avendo tra l’altro già preso contatti per somministrare il vaccino AstraZeneca alle forze dell’ordine dell’Alto Mantovano. All’ospedale di Suzzara, l’altro presidio privato convenzionato con il sistema sanitario nazionale, non è stata indicata una data precisa per la consegna dei vaccini. «La disponibilità c’è tutta – fanno sapere – diteci quando possiamo iniziare a dare anche noi il nostro contributo alla campagna vaccinale».
Intanto Poste Italiane fa sapere che in queste ore sono state consegnate al Carlo Poma 4.600 dosi del vaccino AstraZeneca.
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