Mantova, fanno esercizi nell’area fitness: multa per sei ragazzi
La polizia locale li ha trovati nello spazio attrezzato di Belfiore. È una delle attività non consentite
Nicola Corradini
MANTOVA. La voglia di fare esercizi all’aria aperta è tanta. Ma l’ordinanza regionale in vigore è chiara: siamo in zona arancione rafforzato e utilizzare gli attrezzi delle oasi fitness nei parchi pubblici non è consentito. Per questo motivo gli agenti della polizia locale hanno multato sei ragazzi che stavano svolgendo esercizio all’interno dello spazio riservato a questa attività nei giardini di Belfiore. La sanzione è di 400 euro (con decurtazioni se pagata in tempi rapidi).
Purtroppo è una delle tante limitazioni che siamo chiamati a rispettare per porre un freno alla diffusione del virus. In coincidenza con l’entrata in vigore delle restrizione imposte dall’ordinanza regionale in materia, Comune e polizia locale hanno circondato con nastri di delimitazione non solo le aree fitness di Belfiore e di Porta Mulina, ma anche le giostre per i bambini che si trovano in molti giardini pubblici.
«Abbiamo anche fatto attività informativa, cercando di avvisare chi pratica sport che non è al momento consentito utilizzare questi strumenti», spiega il comandante della polizia locale di città, Paolo Perantoni.
Non è insomma possibile ipotizzare che i ragazzi intenti ad utilizzare gli attrezzi a Belfiore fossero inconsapevoli del divieto: l’area è chiaramente delimitata dai noti nastri biancorossi.
Non è rilevante, in questi casi, il fatto di essere a distanza di sicurezza uno dall’altro. L’elemento di pericolosità è dato dalla possibile emissione di goccioline di saliva sugli attrezzi utilizzati. Andrebbero igienizzati (che non significa pulirli semplicemente) dopo ogni utilizzo. Cosa non controllabile, ovviamente. Per questo motivo, come già avvenuto in altre fasi di escalation della pandemia, è stata scelta la soluzione più drastica: vietarne l’utilizzo per escludere del tutto possibili contagi.
[[(gele.Finegil.StandardArticle2014v1) In aula senza mascherina, i carabinieri multano il prof a scuola]]
Va detto che non tutti hanno preso bene la limitazione. Spiegano alla polizia locale che diverse recinzioni provvisorie fatte con i nastri, sono state rotte pochi giorni dopo l’allestimento. È accaduto a Porta Mulina e anche a Belfiore (non dai ragazzi multati), per fare due esempi. Proteste? Forse semplici atti di vandalismo, anche se provocazioni da parte di persone che non ritengono utili misure e dispositivi di sicurezza contro il virus non sono mancate. Non è il caso dei ragazzi sanzionati a Belfiore, ma domenica scorsa un gruppo di sette persone tra i 40 e i 55 anni (tra le quali l’insegnante multato due volte dai carabinieri perché non rispettoso dell’obbligo di indossare la maschera in aula e negli ambienti scolastici) si è divertito a girare ostentatamente senza mascherina lungo la sponda del lago tra Belfiore e la Zanzara. Qualcuno ha chiesto loro di mettere la mascherina, cosa che ha suscitato reazioni stizzite e inutili polemiche proseguite persino con gli agenti della locale chiamati sul posto. Multe inevitabili.
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