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Mantova, Corneliani al lavoro per la continuità: via alla preparazione delle collezioni 2022

E si programmano le date per il prossimo rientro in fabbrica. Mattina con le operaie per assessore e consiglieri della Lista Gialla

Monica Viviani
2 minuti di lettura

MANTOVA. Dalle parole ai fatti. Quel «continuità prima di tutto» pronunciato dall’amministratore delegato Giorgio Brandazza davanti alle Rsu giovedì scorso, si è tradotto nell’avvio della programmazione del lavoro per la primavera-estate 2022 firmata Corneliani. Con l’inizio di questa settimana in via Panizza 5 è scattata la fase di progettazione della collezione che sarà ultimata e venduta tra oltre un anno. Il mondo della moda lavora d’anticipo con le “stagioni” che vengono ideate almeno 18 mesi prima rispetto a quando le vedremo nelle vetrine, ma per il 2022 questo in via Panizza 5 fino a qualche settimana fa non sembrava così scontato. Il fatto che in questi giorni, insieme a un’ulteriore conferma da parte dell’ad di interessamenti in corso, si stia guardando al futuro, con i vertici aziendali impegnati anche a programmare le date del graduale rientro in fabbrica per la produzione della collezione autunno-inverno 2021, depone a favore di quella fiducia che lavoratrici e lavoratori continuano a nutrire per il salvataggio della casa di moda. Fiducia portata anche dalle ultime rassicurazioni arrivate dal Mise attraverso la Gazzetta: «Il ministro si sta occupando in prima persona del dossier».



Fiducia che insieme alle paure, alle mille difficoltà quotidiane così come all’orgoglio di un saper fare prezioso quanto le giacche cucite dalle loro mani, hanno voluto condividere ieri con i rappresentanti della Lista Gialla tornati al presidio. Arrivati con un carico di colombe pasquali, l’assessore al welfare Andrea Caprini, il capogruppo in consiglio comunale Davide Provenzano e i consiglieri Maddalena Grassi e Riccardo Bonfà hanno trascorso la mattinata con le operaie, le Rsu, il segretario generale della Filctem Cgil Michele Orezzi e Deborah Comoglio di Femca Cisl.

«Queste donne hanno una grande forza, una grande determinazione e una grande passione per la difesa del proprio lavoro – sottolinea Caprini – Dopo il passaggio in consiglio comunale credo che il loro messaggio sia arrivato ancora di più alla città e come assessore al Welfare ho ribadito loro che, vista anche la lunghezza di questa lotta, se dovessero aver bisogno di un intervento, un aiuto dei servizi sociali di contattarci immediatamente». Ed è Provenzano a ricordare che «qualche mese fa eravamo qua in fibrillante attesa e oggi a distanza di tempo, dopo diverse promesse mancate e tradite da parte di chi doveva investire, siamo ancora in attesa di risposte. Siamo fiduciosi che possano arrivare 10 milioni, che il Mise deve garantire per dare continuità, soprattutto dopo il tavolo di Roma che, va ricordato, è frutto di mesi e mesi di presidio che ha portato a questa possibilità. Certo è una possibilità che da sola non basta ma può essere un’iniezione di fiducia per chi vorrà investire. Oggi in Italia donne e giovani sono i più colpiti dalla crisi economica, qui la percentuale di donne è oltre l’80% e credo sia importante cambiare il segno partendo proprio da qui, un’inversione di rotta cominciando dalle lavoratrici Corneliani perché la tenacia e la determinazione con cui portano avanti questa battaglia e soprattutto la loro professionalità meritano tutta l’attenzione che ci deve essere di istituzioni, politica e di chi può fare la differenza».

Una battaglia che non si fermerà finché quelle risposte non arriveranno: dopo il ponte aziendale di Sant’Anselmo, da lunedì saranno ancora qui. Ai cancelli di via Panizza 5.
 

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