Mantova, lavori ripetitivi: nelle sedi della Tea li faranno i robot
Operazioni di routine gestite in automatico da software: «Così i dipendenti svolgeranno mansioni più qualificate»
S.Pin.
MANTOVA.Grandi moli di lavoro, operazioni di routine, ripetitive e noiose, ma necessarie: è qui che entrano in gioco i bot del progetto Rpa (Robotic process automation), nato dalla collaborazione tra gruppo Tea e Ammagamma, società modenese che si occupa di intelligenza artificiale per le aziende. Obiettivi del progetto erano alleggerire il carico di lavoro e migliorarne la qualità, di chi è addetto al back office; rendere più veloci i processi; ridurre la frequenza degli errori. Intenti raggiunti grazie ai bot, in questo caso software sofisticati e non robot con sembianze umane, che consentono lo svolgimento automatizzato di operazioni molto ripetitive, ma senza problemi di distrazione o stanchezza. Le persone coinvolte possono così dedicarsi ad altre mansioni più qualificate, alla formazione o alla supervisione delle operazioni.
Tre i processi robotizzati: la gestione dei flussi di pagamento in arrivo dai vari canali (per esempio banche o poste), la gestione dei pagamenti telematici e la presa in carico degli insoluti. Nel caso degli insoluti, per esempio, chi si occupa di incassi tutte le mattine doveva scaricare un’enorme quantità di dati riguardanti i pagamenti e controllare le diverse posizioni: ora lo fanno i bot, che poi generano report di confronto per segnalare eventuali anomalie.
In azienda, l’arrivo dell’intelligenza artificiale non è stata una scelta calata dall’alto: «Il percorso verso l’innovazione deve tenere conto di molti fattori, tra cui superare alcune resistenze e identificare la simbiosi ottimale tra uomo e tecnologia. La trasformazione digitale non si deve basare soltanto sull’adozione di nuove tecnologie, ma in primo luogo sulla creazione di una cultura digitale interna» spiega Mario Barozzi, l’amministratore delegato.
Stessa filosofia per Ammagamma: «L’intelligenza artificiale – spiega il presidente Fabio Ferrari – ha il compito di rendere comprensibili le complessità, assicurando più consapevolezza alle persone, che non ne devono essere spaventate». Il prossimo step? «In cantiere ci sono altri due progetti per automatizzare attività ripetitive. Faremo anche formazione interna, per capire con i colleghi se altri processi possono essere automatizzati» conclude Andrea Cobelli, a capo della direzione innovazione tecnologie e servizi informativi del gruppo. —
S.Pin.
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