In evidenza
Sezioni
Magazine
Annunci
Quotidiani GNN
Comuni

Mantova, le strategie di Comune e commercio per rilanciare il centro

Dall’urbanismo tattico ai mercati riorganizzati. Ha preso il via la cabina di regia del Distretto del commercio Rebecchi: sarà fondamentale nella fase post-pandemia

2 minuti di lettura

MANTOVA. Dalle stazioni di bike sharing con ricarica per e-bike in stazione, corso Umberto e via Castiglioni alla riorganizzazione del mercato storico come di quello contadino, dal cosiddetto “urbanismo tattico” (interventi per migliorare gli spazi pubblici) in piazza Cavallotti e gallerie del centro ai punti di orientamento per non vedenti: sono alcuni degli interventi previsti dalla nuova cabina di regia per rilanciare il distretto del commercio che ha avviato ieri i lavori.

Si tratta del Piano di distretto DucNetting Mantova, approvato a pieni voti da Regione Lombardia, tra i progetti presentati per il bando “Distretti del commercio per la ricostruzione economica territoriale urbana”.

Presieduta dal Comune di Mantova, la cabina è e composta da Confcommercio, Confesercenti, Confartigianato, associazione Piccole e medie industrie, Confcooperativ, Forum del Terzo Settore e Unione piccoli proprietari immobiliari. Coinvolta anche la costituenda Camera di Commercio di Cremona-Mantova-Pavia.

«Prende il via una nuova fase della pianificazione del commercio cittadino attraverso il Distretto del commercio che viene finalmente valorizzato per fare rete e mettere in campo azioni concrete per il rilancio della città – spiega l’assessore Iacopo Rebecchi – strumento che nella fase post pandemia si dimostrerà fondamentale per rilanciare la vitalità nel nostro centro storico».

«Il distretto è strategico per la rigenerazione di Mantova – aggiunge Stefano Gola, di Confcommercio – un modello innovativo, già consolidato in altri Paesi europei, che permette ottimizzare il confronto e il dialogo tra imprenditori, residenti e amministrazione e e rendere più efficienti le azioni di rivitalizzazione del centro commerciale naturale. È un passo importantissimo: abbiamo grandi aspettative».

«La sfida non è solo per gli operatori del commercio ma riguarda i concetti fondamentali di rigenerazione urbana, di sviluppo economico e di qualità della vita – prosegue Davide Cornacchia di Confesercenti – il centro storico, le periferie e i quartieri vanno gestiti con strategie e obiettivi condivisi che non possono prescindere dal ritorno per i nostri commercianti. Senza di quello il centro e la città si spopola di negozi».

Anche Marisa Raffaldini dell’Unione piccoli proprietari immobiliari plaude «a ogni iniziativa che tenda a facilitare la ripresa del mercato delle locazioni commerciali, il cui collasso dipende dalla crisi complessiva delle attività sociali ed economiche». Un lavoro in rete quindi «che deve rappresentare – dichiara Piera Zambelli di Confartigianato – un importante brainstorming per soluzioni operative per il sostegno e lo sviluppo delle attività economiche».

Le 18 azioni previste dal piano puntano tra l’altro a favorire nuove attività economiche in centro storico, il riuso degli spazi sfitti, la riorganizzazione dei mercati, la promozione dell’uso temporaneo dello spazio urbano, il richiamo di consumatori e visitatori. La gestione del distretto è affidata a KCity srl, nella figura di Dario Domante, esperto di rigenerazione urbana, in collaborazione con Giovanni Fontana, esperto di politiche attive urbanistiche e del commercio. —
 

I commenti dei lettori