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Tanti clienti all’addio a Scipioni: «Cucinava come atto d’amore»

Al funerale dell’ex titolare del ristorante “Cavour” tanti imprenditori e amici. Monsignor Gibelli dall’altare: «Lavorava con creatività»

MAURO PINOTTI
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SUZZARA. «Con la scomparsa il Venerdì Santo di Vera Costa Ferrari del ristorante “Da Battista” di piazza Castello e quella di martedì di Silvio Scipioni del ristorante “Cavour” il mondo della ristorazione ha perso due figure importanti molto conosciute, apprezzate e stimate». Così monsignor Paolo Gibelli ha aperto la sua omelia, questa mattina (giovedì 8 aprile), nella chiesa dell’Immacolata, per l’addio a Silvio Scipioni, 80 anni.

Imprenditori commercianti, clienti, amici, hanno voluto salutare per l’ultima volta l’ex garzone di bottega diventato, nel tempo, un eccellente ristoratore, che ha dedicato la sua vita al lavoro insieme alla sua adorata moglie Lia. Anche il sindaco Ivan Ongari e il vicesindaco Tazio Tirelli hanno voluto rendere omaggio a Silvio Scipioni. A nome del Rotary Club Gonzaga Suzzara c’era anche l’ingegnere Carlo Bondioli, che aveva fatto del ristorante “Cavour” il suo punto di riferimento per cene ed incontri rotariani.

«Anche Silvio, come Gesù, nel momento della morte sulla croce ha consegnato il proprio spirito nelle mani del Padre – ha detto ancora monsignor Gibelli –. Tutta la vita di Silvio è stata vissuta intensamente. Per più di 50 anni ha lavorato in modo creativo Silvio ha portato a Suzzara delle novità per quel tempo: quando ha aperto la pizzeria e ha proposto piatti nuovi, diversi. Preparare il cibo per gli altri può essere un atto di amore. Fare in modo che i commensali si trovino a loro agio, possano vivere un momento di comunione allietati anche dal buon cibo, può essere un atto di amore e di ospitalità prezioso. Silvio nel suo lavoro di ristoratore è stato una persona molto accogliente, gentile, ospitale che sapeva fare del suo ristorante un luogo di aggregazione in maniera delicata».

All’uscita dalla chiesa tanta altra gente ha voluto dimostrare ai familiari di Scipioni affetto e vicinanza per la grave perdita. Dopo la messa la bara coperta di rose bianche è stata accompagnata dalle onoranze funebri Pedroni al cimitero di Suzzara.

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