Mantova, aggrediti dal bullo ubriaco: calci e pugni a due studenti
A raccontare del lunedì di violenza è uno dei due aggrediti, entrambi 17enni e compagni di classe

MANTOVA. Li ha aggrediti senza alcun motivo, ammesso che esistano motivi validi per attaccare qualcuno, chiamando rinforzi e minacciando altre botte. A raccontare del lunedì di violenza è uno dei due aggrediti, entrambi 17enni e compagni di classe. Proprio a scuola erano diretti i due ragazzi, studenti del Belfiore, ma, avendo un’ora da riempire prima dell’ingresso alle dieci meno un quarto, hanno pensato di fare tappa a un bar di viale Risorgimento, per salutare il ritorno in zona gialla con una colazione all’aperto. A sconvolgere i loro piani, un incontro inatteso nel parcheggio all’inizio del viale (dando le spalle a piazzale Gramsci).
«Abbiamo incrociato un ragazzo che barcollava – racconta uno dei due studenti – noi abbiamo tirato dritto, lui invece ci ha puntato. Cosa avete da guardare? ci ha chiesto con tono di sfida. Abbiamo cercato di spiegargli con calma che non volevamo guai, che lo avevamo guardato perché ci era passato davanti, tutto qui. Ma lui mi ha spinto contro un’auto parcheggiata e ha aggredito il mio compagno con calci e pugni». Ad avvertire i carabinieri è stato un passante, che ha rischiato di essere a sua volta schiaffeggiato.
«A un certo punto l’aggressore, un ragazzo alto e magro che potrebbe essere nostro coetaneo, è andato via ma non prima di chiamare rinforzi con il cellulare – continua lo studente – temendo che potesse ripresentarsi prima dell’arrivo dei carabinieri, abbiamo cercato riparo in un locale dall’alto lato della strada, io, il mio compagno e anche il passante». L’aggressore barcollante è riapparso dopo pochi minuti insieme a una coppia di amici con il cappuccio della felpa tirato sulla testa. «Ha ripreso a picchiarci, il mio amico è finito nella siepe di un ristorante, io sono riuscito a schivare un pugno diretto in faccia. I due complici? Si sono limitati a minacciarci con frasi del tipo ci rivediamo domani. Poi se ne sono andati via prima che arrivassero i carabinieri».
Ma non abbastanza lontano da seminare i militari, orientati dalla descrizione dei due ragazzi aggrediti: alla fine è stato fermato solo uno degli incappucciati, mentre gli altri sono riusciti a fuggire. Prima di formalizzare la denuncia in caserma, gli studenti sono stati medicati al pronto soccorso, dal quale sono usciti con una prognosi di tre giorni.
Le ferite sono lievi, lo spavento è stato grande. «Paura? Sì – ammette lo studente – ma più che altro spaesamento. Siamo solo due ragazzi che volevano fare colazione prima di andare a scuola».
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