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Mantova, farmaci nello scantinato: al Poma era così da anni

Nas e Ats indagano per scoprire perché siano finiti in un locale non idoneo. In arrivo il verbale e i provvedimenti: i medicinali trasferiti in altri ospedali

Roberto Bo
1 minuto di lettura

MANTOVA. Da quanto tempo farmaci e flebo erano stoccati in un deposito non autorizzato nel vecchio reparto di Malattie Infettive del Poma? E perché nessuno sapeva che i locali non erano mai stati accreditati per assolvere quella funzione e quindi non erano idonei?

Domande alle quali stanno cercando di dare risposte i carabinieri del Nas e i tecnici del servizio accreditamento dell’Ats Val Padana che nei giorni scorsi hanno eseguito il sopralluogo nella vecchia e dismessa palazzina dove hanno trovato, in uno scantinato, una considerevole quantità di medicinali. I locali sono stati subito chiusi e i farmaci trasferiti negli ospedali di Pieve di Coriano e Bozzolo.

Da una prima ricostruzione pare che il deposito non autorizzato fosse utilizzato dalla farmacia del Carlo Poma da parecchi anni. Il reparto Malattie Infettive ha lasciato la sua vecchia sede nel 2002 per trasferirsi in una palazzina costruita ex novo separata dal corpo centrale del Poma. Si presume quindi che la farmacia, per un problema di spazi che ancora oggi persiste, abbia fatto domanda di una sede aggiuntiva da utilizzare come deposito farmaci e altro materiale. Ma chi ha concesso lo spazio nel seminterrato dell’ex Malattie Infettive?

In queste ore oltre all’ispezione dei Nas e del servizio accreditamento al Poma sono arrivati anche i tecnici del servizio prevenzione ambienti di lavoro, sempre dell’Ats, per verificare il rispetto delle norme in materia di sicurezza.

Nel seminterrato è stata rilevata la presenza di lavoratori di una ditta esterna che gestisce la logistica e il deposito dei farmaci. I locali non hanno mai ricevuto l’accreditamento per vari motivi di carattere strutturale, primi fra tutti il soffitto troppo basso e l’assenza di vie di fuga. Stando a indiscrezioni sarebbe già pronto un verbale con una serie di provvedimenti da adottare. A questo punto, però, l’indagine sarà estesa anche alla palazzina della farmacia dove da tempo si registrano carenze di spazio. Secondo quanto trapela in ospedale la decisione di stoccare i medicinali nel seminterrato dell’ex Malattie Infettive sarebbe stata presa perché la farmacia del Poma non aveva spazi sufficienti. Il deposito nell’ex Malattie Infettive era stato individuato per materiale pulito, ma non per i farmaci e infatti nessuno lo aveva autorizzato per quella funzione.

Il Carlo Poma anche recentemente aveva individuato un locale alternativo dove immagazzinare i farmaci, di fronte alla stazione di servizio di viale Pompilio, ma poi non è riuscito a concludere la trattativa con il Comune e quell’edificio nel frattempo è stato demolito.


 

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